L’Astrologia come strumento di evoluzione sociale

Ringraziando di cuore per questo spazio, desidero condividere con voi alcune consapevolezze maturate e la mia personale visione, supportata da una profonda sperimentazione diretta e da tanto Amore per questa meravigliosa e sontuosa Arte, l’Astrologia.

Nasciamo all’interno di un Progetto Animico ben preciso, scegliendo nell’incarnazione di direzionarci verso una certa meta evolutiva. Nel nostro Viaggio di apprendimento terreno portiamo con noi una “valigetta di attrezzi”, costituita dalle funzioni dei vari Pianeti, al fine di scoprire il tesoro racchiuso nel nostro Sole di nascita, sviluppandone le virtù e peculiarità.

Il Sole di nascita, infatti, rappresenta il seme che – attraverso un lavoro di crescita personale consapevole – possiamo innaffiare e far crescere.

Le caratteristiche del Sole, particella spirituale incarnata, sono in nuce dentro di noi ma le sviluppiamo nel nostro “Viaggio di individuazione”, così come lo chiamava Jung, mentre più spontaneamente, almeno nella prima parte della nostra vita, rappresentiamo le caratteristiche della Luna e dell’Ascendente.

Questo è uno dei motivi per cui alcune persone non si riconoscono all’interno delle classiche narrazioni segnosolari di riferimento; dobbiamo inoltre tener conto che nel nostro Tema Natale danzano 10 pianeti, formando uniche e irripetibili Geometrie soggettive.

Come in tutti i racconti avventurosi che si rispettino, per accedere a qualsiasi tesoro è necessario disporre di una mappa e la nostra mappa del tesoro personale è il Tema Natale: sfide, talenti e potenzialità energetiche sono ivi contenute e rappresentate in un linguaggio simbolico archetipale da intuire, sintetizzare e a cui allinearsi nell’accettazione piena di sé.

I Pianeti contenuti nella preziosa e irripetibilmente unica mappa sono energie che operano in noi, funzioni della nostra interiorità che tra di loro compongono una sinfonia più o meno armoniosa, a seconda della modalità con cui si relazionano .

Il simbolo è la chiave di percezione e, fin da giovanissima, sono sempre stata attratta e appassionata dal disegno manuale di questo linguaggio così particolare, una lingua straniera.

Dunque la figura dell’Astrologo, ammantata nei secoli da un’aura misteriosa di superstizione e pregiudizio, chi è se non un interprete, un tramite che riconnette la persona che gli si rivolge alla conoscenza della propria natura profonda? Chi è se non il narratore di un racconto?

L’Astrologo utilizza la tecnica, l’intuito e la creatività, assieme al dono della sintesi. Personalmente mi sento molto onorata, in questa vita, di portare con responsabilità ed estrema attenzione alle parole i Messaggi Celesti: io, curioso menestrello, acuta osservatrice del non detto, umile ascoltatrice di respiri e sospiri e muta e riservata accompagnatrice di attraversamenti di vita.

Già il momento del concepimento rappresenta il punto di partenza, di provenienza e, se ci pensiamo bene, è la stessa natura biologica della durata della gravidanza umana che ci prepara alla sfida terrena.

Solitamente veniamo infatti concepiti in un momento in cui il Sole sta visitando un segno diverso da ciò che sperimenterà in Incarnazione: personalmente sto qui viaggiando per sperimentare e sviluppare le caratteristiche di un Sole in Vergine e concepita quando il Sole transitava in Sagittario.

Nove mesi di preparazione al viaggio, circa 270 giorni.

Il Viaggio prende avvio dal Grande Inizio: la Nascita e il suo particolare Imprinting: è la nostra irruzione in scena, il modo in cui atterriamo che rimane nelle nostre memorie cellulari e che caratterizzerà l’impatto interiore con i grandi cambiamenti delle nostre vite.

L’Archetipo dell’Inizio è rappresentato dall’Ascendente

È tutto assolutamente allineato a ciò che abbiamo deciso di sperimentare durante il Viaggio, e  ciò che per osmosi abbiamo assorbito dalla madre durante il periodo di preparazione all’arrivo, è narrato nel tema dalla posizione della Luna. Memorie ancestrali, percezioni sottili, bagagli di convinzioni ereditati dai nostri Antenati, in un continuum evolutivo che coinvolge noi, cellule del grande corpo del nostro Sistema Famigliare di provenienza.

Mercurio, Venere, Marte, Giove, Saturno, Urano, Nettuno e Plutone sono gli altri personaggi che, con il Sole e la Luna, chiamati Luminari, popolano il nostro grafico di nascita e non esistono due grafici natali uguali, nemmeno quelli dei gemelli (lì bisogna affinare lo sguardo e l’intuito per trovare le impercettibili differenze tra i Temi, oltre al considerare che si tratta di due livelli di consapevolezza diversi).

Viviamo in un Tempo molto prezioso, in cui è più che mai necessario dissociarsi dalle sterili ripetizioni di schemi antichi famigliari e liberare il seme dei potenziali personali, onorando il Progetto personale del Tema individuale e uscendo dalle altrui aspettative.

Come in alto così in basso, l’apprendimento comune a tutti è lo sviluppo dell’Amore Incondizionato, ognuno attraverso il proprio firmamento interiore meraviglioso, racchiuso nel Tema Natale.

Il Tema Natale quindi va considerato come un prezioso e potente strumento di auto-conoscenza, da trattare con estremo Rispetto.

Il linguaggio astrologico è la chiave di interpretazione intuitiva di ciò che in ognuno di noi aspetta di essere scoperto, valorizzato o a volte anche solo accettato.

Sento tante volte le persone affermare di aver un “brutto tema natale” o di non sopportare un aspetto o un altro, spesso senza la reale conoscenza del significato, ma solo per aver letto qua e là superficiali trattazioni sull’argomento.

Ebbene, cari Amici, impariamo a trattarci con la delicatezza che si usa in un negozio di cristalli, ad accettarci per ciò che siamo e abbiamo scelto. Studiamo approfonditamente il Tema Natale, senza giudizio e senza cercare notizie poco affidabili.

Dico sempre alle persone che ogni medaglia ha due facce e che dietro i temi natali più sfidanti si nascondono le più grosse possibilità di crescita.

Lavoriamo sulle convinzioni che un aspetto sfidante porta con sé, che facciamo nostre e che ci condizionano o depotenziano nella nostra autorealizzazione, trovando gli spunti di crescita in questo meraviglioso strumento.

Rendendoci conto che, solo attraverso l’elevazione di ogni coscienza individuale, possiamo andare incontro a un Collettivo rinnovato.

I bisogni del Collettivo sono i bisogni di ognuno di noi e conoscersi in profondità, raccontandosi in modo nuovo e più autentico è la via, il percorso che tutti facciamo.

Un abbraccio,

Rossana