Desidero dedicare qualche riga al Signore degli Anelli Celeste, Saturno.
Poche righe, essenziali, semplici, per omaggiare il suo imminente Celeste Trasloco.
Saturno si sposterà nel Segno dei Pesci il 7 marzo 2023 alle 14:34, in concomitanza al formarsi del Plenilunio a 16°40’ sull’Asse Vergine/Pesci.
Saturno rimarrà nei Pesci fino al 25 maggio 2025 e poi ancora per un breve tratto da 1 settembre 2025 a 14 febbraio 2026.
Chi è Saturno? Cosa ci chiede?
Fermo restando che la valutazione corretta va fatta individualmente sul proprio Cielo di nascita, in linea generale Saturno è colui che ci insegna a concludere i cicli attraverso la separazione da ciò che non è suscettibile di evoluzione.
Un lavoro che non porta frutto, una relazione che si trascina, una amicizia ormai corrosa dal tempo oppure percorsi diversi, tutto ciò viene posto sotto l’occhio revisore di Saturno.
Questo ingresso nei Pesci riguarderà in modo più incisivo i primissimi gradi dei Segni mobili soprattutto, Gemelli, Vergine, Sagittario e, appunto, Pesci.
I gradi su cui Saturno insisterà sono i primi 7, infatti arriverà a 7°13’ dei Pesci ed il 17 giugno inizierà il moto di retrogradazione apparente per riprendere il moto diretto il 4 novembre 2023 a 00°31’ dei Pesci.
Tutto parte dal rapporto che abbiamo nel nostro Cielo di nascita con Saturno e dalle qualità che riesce a manifestare, anche e soprattutto rispetto alla sua fase rispetto al Sole.
In linea generale, se abbiamo pianeti interessati dalla revisione attenta di Saturno, in particolar modo Sole e Luna, i cosiddetti Luminari, oppure un passaggio importante ad un Angolo del Tema, possiamo già in questi giorni sentire una certa malinconia di fondo. Una musica interiore somigliante ad una nenia che sembra priva di colore, l’impatto di Saturno è spesso annunciato dall’arrivo improvviso di una tristezza profonda, una crisi esistenziale.
Può darsi che improvvisamente ciò che facciamo ci appaia privo di senso, il lavoro, le amicizie, le relazioni e, in particolar modo, la modalità con cui spendiamo il nostro Tempo. Tutto ci delude e sembra che nulla ci entusiasmi, sembriamo aver perso il contatto col Divino, con la luce del Sole.
Infatti, dal punto di vista astronomico, Saturno è l’ultimo pianeta visibile a occhio nudo e viene chiamato “l’antiluminare”, poiché i suoi Domicilii, Capricorno e Aquario, sono i Segni opposti ai Segni governati da Sole (Leone) e Luna (Cancro).
È quel pianeta che ci catapulta nel mondo adulto, in relazione a impegni, responsabilità maggiori, coerenza, capacità di discernimento, pazienza, accortezza e prudenza.
Durante un periodo saturnino a volte ci si sposa, a volte si hanno figli o si diventa maggiormente responsabili nel lavoro. Allo stesso modo può darsi che si venga licenziati, che una relazione si chiuda. Per ognuno è diverso, per questo è buona regola scoprirlo individualmente nel proprio Cielo natale.
Saturno ha in mano una falce, potrà mietere e raccogliere buoni frutti o sfalciare ramaglie secche?
Ognuno sa, Saturno funziona a cicli che mediamente sono di circa 7 anni e mezzo, con un primo ritorno su sé stesso più o meno verso i 29 anni e mezzo ed un secondo a 59 circa. Sono le fasi di maturazione di Saturno che scandiscono delle tappe comuni a tutti.
Saturno è anche relazionato alle arti magiche, alla magìa in generale, alla manifestazione del Mago interiore come presenza. Signore della Saggezza, è quella virtù che si acquisisce quando la Conoscenza entra nel Dna attraverso l’esperienza concretamente vissuta e passa nel nostro campo energetico.
In quel momento non occorre dimostrare nulla a nessuno, riconosciamo in noi autorevolezza e questa ci viene riconosciuta in modo spontaneo. Saturno non urla, non litiga, non scende a compromessi, tace, oppure parla poco.
Saturno ha una natura fredda e secca, insieme a Marte porta alla fine le nostre esperienze perché possano accedere nuove possibilità. Certamente per l’Essere Umano non è assolutamente semplice concludere, separarsi da vecchie versioni di sé, punti di vista, limitazioni generate dal pensiero comune, dall’esserci adeguati a modelli educativi, sociali, famigliari non rispondenti alla nostra natura autentica.
Ciò che non serve più appassirà e poi morirà.
Saturno ci ricorda che in questa dimensione nulla è sempiterno, nella forma fisica tutto nasce, sboccia, ha la piena fioritura, appassisce e muore per rigenerare nuova vita. Così fanno le foglie in autunno, così fanno i pianeti che, muovendosi in modo apparente a causa del moto generato dalla rotazione della Terra attorno al proprio Asse, sorgono, culminano, tramontano e anticulminano. Siamo abituati a guardare il Sole, ma ogni giorno lo fanno tutti, in modo continuo. Noi ci muoviamo solidalmente alla Terra.
Osserviamo dunque l’energia saturnina attraverso la presenza attiva, senza sentirci vittime ma attivi compartecipanti alle nostre esistenze.
Con Amore
Rossana Strika
Professionista disciplinato L.4/2013
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