I sette Chakra

1. Chakra della radice

Noto anche come chakra della base, il suo nome in sanscrito è Muladhara, che significa “centro della radice”.
È situato alla base della spina dorsale, fra l’ano e i genitali. Controlla le ghiandole surrenali e tutto l’apparato intestinale, dal duodeno fino al retto. Le sue principali funzioni sono la sopravvivenza fisica, la stabilità e la distribuzione dell’energia.
È rappresentato come un quadrato (le quattro direzioni e le quattro dimensioni terrene) di colore giallo, circondato da un loto di quattro petali rossi. Al suo interno vi è un triangolo capovolto che simbolizza il sesso femminile (yoni) e la sede del kundalini, il serpente tantrico arrotolato che si annida nella parte inferiore del nostro corpo.
Il chakra della radice è associato ai colori nero e viola, per cui i cristalli e le gemme che possono produrre effetti benefici su di esso sono l’ossidiana, il giaietto, l’onice nera, la tormalina nera, il diaspro Picasso, il quarzo affumicato, il corallo nero, il granato e la magnetite viola.

2. Chakra del sacro

Il suo nome in sanscrito è Svadhisthana, che significa “centro sacro”.
È situato nella zona pubica, in corrispondenza della quinta vertebra lombare e dell’osso sacro. Controlla le funzioni sessuali e della riproduzione e gli organi ad esse deputati. È il chakra preposto principalmente all’espressione della creatività e dei sentimenti, così come del desiderio sessuale e del piacere.
Viene rappresentato con une cerchio bianco (il simbolo dell’acqua) sostenuto da una luna crescente (il flusso della vita) di colore azzurro chiaro, il tutto circondato da un loto di sei petali rosso scuro.
È associato al colore rosso (scarlatto e cinabro). Le pietre affini al chakra del sacro sono il rubino, la corniola, la rodocrosite, il diaspro rosso, l’ambra rossa, l’ematite rossa, l’opale di fuoco e la tormalina rossa.

3. Chakra del plesso solare

Il suo nome in sanscrito è Manipura che significa “città delle gemme”.
È situato fra il plesso solare e l’ombelico. Gli organi che controlla sono la milza, il fegato, il pancreas e lo stomaco. Favorisce un’identità stabile, la fiducia in se stessi e il potere personale.
Viene raffigurato come un triangolo rosso (rappresentazione dell’elemento fuoco) capovolto, inscritto in una cerchio circondato da dieci petali azzurri (il colore della parte più luminosa dell’anima).
I suoi colori sono il giallo e l’arancione. Le pietre dotate di maggior potere per aprire, rinforzare e armonizzare questo chakra sono il quarzo citrino, il topazio giallo, l’agata dorata, l’ambra gialla, il diaspro dorato, l’occhio di tigre, l’opale dorato, lo zaffiro giallo, l’avventurina gialla o dorata, la calcite gialla, l’epatite e l’eliodoro (berillo giallo).

4. Chakra del cuore

Noto anche come “chakra del petto”, il suo nome in sanscrito è Anahata, che significa “non colpito tutto”.
È situato al centro del petto, all’altezza del cuore e controlla questo organo e il sistema circolatorio in generale, oltre ai polmoni, timo, pleure e diaframma. Favorisce la comunicabilità, la maturazione personale e la capacità di relazionarsi agli altri.
È rappresentato con due triangoli incrociati, incolori (come l’aria) o di colore grigio fumo, grigioverde o rosato. L’immagine che risulta è una stella a sei punte (simbolo dell’espansione in tutte le direzioni). E’ circondato da un cerchio di dodici petali rossicci.
I suoli colori sono il rosa e il verde. Le pietre che risultano maggiormente adatte a rafforzare il potere di questo chakra sono lo smeraldo, l’avventurina verde, la malachite, l’olivina (o peridoto) la giada, la tormalina verde, il crisoprasio, l’amazzonite, l’eliotropia (o diaspro sanguigno), l’agata muschiata, la tormalina rosa, il quarzo rosa, la giada rosa e lo spinello.

5. Chakra della gola

Il suo nome in sanscrito è Vishuddha, che significa “puro”.
È situato in corrispondenza della gola e controlla tiroide, laringe, faringe, bronchi e corde vocali, nonché voce e fonazione. Viene associato con le capacità comunicative di ogni tipo, l’espressione della propria personalità nel sociale e il flusso delle informazioni.
È rappresentato con un triangolo azzurro (il colore dell’anima) con il vertice volto verso il basso, inscritto in un cerchio bianco circondato da sedici petali di colore rosso porpora.
Il suo colore è l’azzurro e le pietre maggiormente benefiche per questo chakra sono l’acquamarina, la turchese, la crisocolla, la tormalina azzurra, il quarzo azzurro e il calcedonio azzurro.

6. Chakra del terzo occhio

Il suo nome in sanscrito è Ajna, che significa “autorità, comando”.
Si trova al centro della fronte e governa la ghiandola pineale (l’epifisi) e la pituitaria (l’ipofisi), la vista, le ghiandole endocrine e i centri del cervello dove ha sede il pensiero intuitivo. Presiede alla capacità di comprendere, alla percezione, alla conoscenza e alla organizzazione mentale.
È rappresentato con un cerchio di colore azzurro chiaro con due petali luminescenti (i lobi della ghiandola pineale). All’interno del cerchio si trova un triangolo capovolto (la yoni, l’organo sessuale femminile) con al suo interno un lingam (l’organo sessuale maschile) che è incorporato nel mantra “OM”.
I suoi colori sono l’indaco e il viola. Le pietre che possiedono il maggior effetto terapeutico su questo chakra sono i lapislazzuli, l’ametista, la fluorite viola, la sodalite, la malachite azzurra, lo zaffiro azzurro, la fluorite azzurra, la tormalina blu (indicolite), l’azzurrite e la chiarite.

7. Chakra della corona

Il suo nome in sanscrito è Sahasrara, il cui significato è “diecimila petali”.
Di questo chakra, che è il più elevato, si dice che abbia la capacità di irradiare una luce “come di dieci milioni di soli”.
È situato alla sommità del capo e controlla i lobi celebrali in cui si trovano i centri superiori del cervello, quelli in cui si originano il pensiero riflessivo, la coscienza e la percezione dell’Io. Il chakra della corona mantiene l’equilibrio generale di tutti i chakra e canalizza l’energia universale verso l’organismo.
Preserva anche la sensazione di integrità e stimola i livelli sottili dell’intuizione e dell’ispirazione.
È rappresentato con una sfera (simbolo della perfezione) circondata per due terzi da una moltitudine di petali di tutti i colori dell’arcobaleno.
Il colore corrispondente al settimo chakra è il bianco, nel quale, appunto, si fondono tutti i colori. Le pietre maggiormente benefiche per questo chakra sono la pietra di luna, l’onice bianca, l’opale bianco, la perla, la howlite bianca e i cristalli incolori, specialmente il cristallo di rocca (o quarzo ialino), il diamante, l’opale nobile, la tormalina incolore, il berillo e lo zaffiro incolori, la calcite e la selenite.

Maura Luperto