La tavola di smeraldo

Il Sacro Graal non è il solo oggetto leggendario a essere stato scolpito in un unico grande smeraldo. Anche la famosa Tavola di Smeraldo o Tavola Smeraldina ( Tabula Smaragdina), la tavola magica degli occultisti su cui erano incisi i precetti essenziali delle scienze occulte, era stata ricavata da un enorme smeraldo. Secondo la leggenda, la Tavola Smeraldina fu ritrovata in una grotta nella quale era stato sepolto il corpo del dio egizio Thoth, identificato dai Greci con Hermes (Ermete Trismegisto, “tre volte grande”). La Tavola di Smeraldo si trovava tra le mani della mummia del dio egizio quando una donna di nome Sara, la moglie di Abramo, entrò nella grotta-sepolcro situata nei pressi di Hebron. Altre versioni della leggenda attribuiscono la sua scoperta ad Alessandro Magno e altre ancora ad Apollonio di Tiana.

LO SMERALDO DELLA VERGINE DI ATOCHA
Lo smeraldo non è sempre stato considerato una pietra benefica. Un esempio illuminante di disgrazie causate da questo minerale è offerto dalla Vergine di Atocha di Madrid. Secondo quanto scrive A. Villeneuve nella sua opera “Le pietre magiche”, la statua, portava al collo uno smeraldo di immenso valore appartenuto ad alcune persone importanti che perirono di morte violenta o in circostanze misteriose. Fra queste anche la sfortunata Elisabetta, imperatrice d’Austria, assassinata dall’anarchico Luigi Luccheni senza un’apparente ragione. Elisabetta, infatti, non partecipò mai alla vita politica del proprio paese e la sua vita privata fu soltanto una sequela di dolori. La pietra finì nelle mani di una principessa spagnola che morì pochi giorni dopo, motivo per cui la regina di Spagna decise di donarla alla Vergine più celebre del suo paese. Sebbene in questo modo la pietra sarebbe stata esposta in un luogo pubblico, a nessuno sarebbe mai venuto in mente di appropriarsene, poiché il suo valore materiale non avrebbe compensato il pericolo in cui si sarebbe trovato la vita del ladro.

SMERALDI GIGANTI
Oggi non è possibile reperire smeraldi di dimensioni notevoli come quelli utilizzati per ricavare il Sacro Graal o la Tavola di Smeraldo. Fra gli smeraldi storici di grandi dimensioni giunti fino a noi vi sono quelli del duca di Devonshire, di 1350 carati, del Duomo di Genova, di 1125, dell’ultimo Zar di Russia, di 13 per 15,5 centimetri, e della corona d’Austria, di 932 carati.
Molti autori classici (Teofrasto, Erodoto, Plinio) parlano tuttavia dell’esistenza di statue di grandi dimensioni scolpite in un solo blocco di smeraldo. Teofrasto, per esempio, racconta di uno smeraldo di quattro cubiti di lunghezza per tre di larghezza che fu donato dal re di Babilonia al faraone. Tenendo presente che un cubito egizio equivale a 45 centimetri, si possono facilmente calcolare la sue misure. Sempre Teofrasto parla di una colonna di grandi dimensioni ricavata da un unico blocco di smeraldo situata nel tempio di Ercole, a Tiro, che ebbe occasione di vedere personalmente, così come di un’altra colonna di nove cubiti di altezza (quattro metri) scolpita con il viso del dio egizio Serapide. Nel tempio di Ammone si poteva ammirare un obelisco costituito da quattro file di smeraldi di quaranta cubiti di lunghezza per quattro di larghezza: diciotto metri per un metro e ottanta centimetri.
Naturalmente nessuna di queste pietre prodigiose si è conservata fino ai nostri giorni, e ci si può quindi chiedere dove finisca la verità e dove inizi la leggenda. Tuttavia, nonostante tutto, è indubbio che, in passato, siano esistiti smeraldi di dimensioni veramente grandi.

Maura Luperto