La floriterapia è una fra le tante terapie del benessere che all’interno dei percorsi di ricerca di sè e di trasformazione ha avuto più successo negli ultimi tempi. In modo particolare l’utilizzo dei fiori di Bach si è diffuso capillarmente soprattutto perché ripropone una dimensione spirituale senza la quale è difficile dare un senso alla vita.
Agli inizi del secolo Bach scriveva: “La civiltà occidentale è passata attraverso un periodo di intenso materialismo, nel corso del quale il senso della nostra natura e della nostra esistenza spirituale si è praticamente mitigato… i tempi tuttavia cambiano e numerosi sono i segni che mostrano come questa civiltà sia sul punto di passare da un’era di puro materialismo al desiderio di avvicinarsi alla realtà e verità dell’Universo. L’interesse generale e nascente che oggi si manifesta per la conoscenza delle verità metafisiche, il numero crescente di coloro che cercano… mezzi antichi e la saggezza dell’Oriente, sono tutti segni che l’uomo di oggi ha intravisto la realtà delle cose“.
Questo scritto molto attuale evidenzia un legame con le spinte ideali che animano i vari movimenti spirituali e della New Age. Per Bach “la salute esiste quando c’è perfetta armonia tra lo spirito, l’anima e il corpo e la cura coincide con il cammino evolutivo e il progresso sociale verso la libertà su quello che definisce – il sentiero della realizzazione del sé”.
Si delinea così una fondamentale convergenza con gli obiettivi della Psicologia del Sé.
“Salute, sottolinea Bach, è la presa di coscienza di ciò che siamo… è ascoltare gli ordini della nostra anima, essere fiduciosi come bambini, respingere l’intelletto con i suoi ragionamenti, i suoi “pro” e “contro”, le sue paure anticipate, non tener conto delle convenzioni…” Allo stesso modo, nella via dell’autostima si ribadisce la necessità, per poter contattare il sé, di mettere a tacere per un po’ di tempo l’Io con i suoi pensieri, le valutazioni e le certezze dei luoghi comuni, mettendo così in atto una sorta di resa della coscienza razionale che permetta al “Centro dell’Universo in noi” di mostrarsi.
Bach è convinto che la vera conoscenza venga solo dall’interno di noi stessi, in silenzio, e che ci giunga senza sforzo, in attimi inattesi di pace e riposo o quando la mente è impegnata in altre questioni. “La ghianda, trasportata a centinaia di miglia dal suo albero madre sa, senza alcun insegnamento, come diventare una quercia… in noi stessi giace tutta la verità… non abbiamo bisogno di cercare alcun consiglio… la verità non ha bisogno di essere analizzata, discussa e avvilita con tante parole, è riconosciuta in un lampo, fa parte di te”.
Chiudo con questo articolo un anno difficile. Certa però che una nuova luce di consapevolezza si è accesa nella coscienza di moltissimi uomini e donne e che brillerà sempre di più nel prossimo futuro.
Auguro a tutti i lettori di poter sempre più illuminare il mondo.
Maura Luperto