Yin e Yang gli opposti da cui tutto origina
Migliaia di anni fa i filosofi orientali intuirono che in questo mondo si manifesta un codice binario e individuarono nello yin e nello yang i fondamenti di tutto ciò che esiste.
Lo studio del mondo subatomico ha messo in evidenza che la materia ha una natura estremamente dinamica e che la stessa si trasmuta continuamente in energia e l’energia in materia. Questo corrisponde alla duplicità ed unitarietà propria dello ying e dello yang, in cui l’uno possiede in sé la radice del suo opposto in una sorta di eterno divenire che si esprime attraverso i cinque elementi-movimenti: legno, fuoco, terra, metallo, acqua.
Certo è che l’interdipendenza tra l’uomo e l’universo è proprio ciò che sostenevano gli antichi medici cinesi e che ora si è dimostrato molto veritiero. Lo Yin corrisponde all’inverno, al clima freddo e umido, coperto e piovoso; benefico per la fertilità del suolo, favorevole alla semina nelle profondità del ventre della Madre Terra.
Lo Yin è ancora la quiete, la passività, ciò che è morbido, il buio e il basso. Ha una direzione centripeta, ed è l’interiorizzazione. Simbolo lunare. È la forma, massima espressione materica della concentrazione dell’energia.
Lo Yang è la secca, calda, fecondante, dirompente, danzante, aggressiva, guerriera maschilità. Esce e protende all’esteriorizzazione, nella sua radiante simbologia solare. È il calore, la vibrazione, la luce, il movimento e l’espansione, la direzione centrifuga. La non forma. L’estate, il duro.
Dentro di noi il maschile e il femminile sono come una coppia di amanti che abitano la nostra casa interiore. A seconda di come i due si relazionano, e dalla qualità del loro rapporto, dipende la qualità della nostra vita.
Maura Luperto