Avete mai visto gatti, lontre, fagiani, tassi, ricci, volpi, piccioni dividersi il cibo pacificamente? E portare al banchetto anche la prole?
È il kibbutz degli animali di Laura, anima errante della cultura prestata (si fa per dire, sarebbe meglio dire votata) a nutrire ogni essere vivente le si presenti davanti.
Così si è sparsa la voce: “Ao! Ce sta un angolo de Roma dove non importa chi sei o cosa fai, se magna!”.
Sono tutti lì, in attesa. A vederli, tutto potresti pensare, tranne che sia una colonia interraziale di randagi di ogni specie.
La volpe è arrivata e poi, tastato il terreno, s’è portata dietro marito e volpanza (leggi cucciolata). Tanto le piace, quel posto, che a volte si porta via direttamente il piatto. Tipo take away.
I gatti vigilano, ogni tanto s’incazzano (ma poco pochissimo) e alla fine condividono la “tavola” con tutti.
Pioggia, neve, vento, sole. Il cibo non manca mai.
C’è Caterina la Grande, di nome e di fatto, che ormai fa per due gatte.
Ma la nostra preferita è in assoluto Ada De Recchis, non ce ne vogliano gli altri: una micia operata alle orecchie di cui son rimasti due piccoli monconi, che ha capito come grazie a Laura si mangi sempre e… si mangi spesso, basta seguirla nei suoi spostamenti!
Così la vedi trotterellare accanto alla macchina, all’interno del kibbutz, di colonia in colonia. A volte brontola pure, chiama, ragiona, trova scorciatoie impensabili e alla fine si sbafa qualcosa come tre o quattro pranzi e cene, snack compresi, ovunque Laura piazzi una ciotola.
Mica solo lei, però. “Oggi ho dovuto servire la cena a Remigio a casa della fidanzata Bafina dove m’ha portato pure un nuovo amichetto – racconta – Guardate che fine faccio io eh! Manco fossi Glovo, e manco me pagano”.
Perché il grande cuore di questa donna incredibile fa il paio con una simpatia unica e un’altrettanta grandiosità in cucina. Soprattutto se si tratta di dolci e marmellate.
È così che la premiata ditta Laura & Cats contribuisce al mantenimento dello straripante livello adiposo di Caterina e famiglia, della volpanza, di Giannutria, della mai sazia Ada De Recchis e di tutti gli esserini che sono curati, nutriti e seguiti come fossero in famiglia.
Volete sapere delle marmellate? Ce ne sono per tutti i gusti! Per quanto mi riguarda, in pole position metto quella al peperoncino del Vesuvio (durata meno di mezza giornata!) alla cipolla (stratosferica) e quella ai limoni.
Ma potreste provare quella all’uva, alla melagrana, all’anguria, all’uva fragola e chi più ne ha, più ne metta. Fatevi un regalo con una marmellata sana, come quelle che facevano le nonne e i dolci che le accompagnano sempre.
Quanto bello è farsi del bene, sapendo di fare del bene?
cricol