La serata perfetta del Sior Pare

Era da qualche giorno che il Sior Pare si lamentava:

  • Ma te par parmesso che mai ‘na volta gavemo festeggià ea festa del Papà?!? Se festeggia anca San Casso che so mi, ma mai el Papà! ( Ma ti sembra permesso che mai una volta abbiamo festeggiato la festa del Papà?!? Si festeggia anche San Cazzo che sono io, ma mai il papà!)”

In realtà già da un po’ avevo pensato di andargli a prendere delle pastine o fargli un pensierino. Essendo anche venerdì di quaresima ci aspettava anche una bella mangiata di pesce. Tutto coincideva. Così, con la scusa di andargli a comprare il pane e il latte (che poi ho dimenticato di prendere), sono andata in pasticceria a prendere delle Zeppole di San Giuseppe, preparato gli spritz e via di festeggiamenti.

Alla sera abbiamo preparato delle bruschette con il sugo al tonno e olive avanzato dal pranzo e poi mangiato gli ottimi calamari ripieni (Quì trovi la ricetta), il tutto mentre eravamo in videochiamata con due care amiche.

Da un po’ di tempo stavo pensando a un racconto diverso dal solito, fatto magari in prima persona direttamente dal Sior Pare per ringraziare e salutare tutte le persone che ogni settimana ci leggono. Così è iniziata una serata completamente diversa dal solito. Complice il prosecco, il Sior Pare ha iniziato a raccontare vari aneddoti, dalla passione per la cucina, alla musica, la sua infanzia ecc. ma non c’era un tema in particolare che mi prendesse. Intanto “Alexa” riproduceva musica varia di Tchaikovsky, fino a che inizia una versione con il coro dell’Ouverture 1812, da sempre il mio pezzo sinfonico preferito. In quello ci guardiamo e facciamo lo stesso pensiero: “metemo su el disco!

In casa abbiamo due vecchi giradischi, durante lo scorso lockdown il Sior Pare aveva provato a rimettere a posto quello più nuovo con le casse alte un metro poste sopra alla libreria, ma non usandolo mai, era di nuovo un po’ scassato. Dopo qualche esperimento, mettiamo su il disco, ormai consumato da quante volte lo abbiamo ascoltato. Talmente tante che ho poi comprato il cd della stessa rara versione con il suono delle campane di una chiesa e i veri colpi di cannone.

Ci siamo aperti un’altra bottiglia di prosecco, seduti e goduti la spettacolarità del brano, commentando i vari movimenti e poi girando il disco sul lato B per lo schiaccianoci.

  • Ma ti sa che xe stada proprio ‘na beissima serata? Gavemo magnà proprio ben! E dopo anca messo a posto el giradischi e scoltà un fià de musica, come fazevimo ‘na volta. So proprio ma proprio contento, ciò! (Ma sai che è stata proprio una bellissima serata? Abbiamo mangiato proprio bene! E dopo anche messo a posto il giradischi e ascoltato un po’ di musica, come facevamo una volta. Sono proprio ma proprio contento!)”

Alla fine basta davvero poco per essere felici e rendere una serata perfetta.

Sior Pare commenta lo Schiaccianoci

Anna