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Sior Pare alle terme

  • Cossa fazemo par el to compleano? Dove ‘ndemo a magnar? (Cosa facciamo per il tuo compleanno? Dove andiamo a mangiare?)”
  • Sior Pare, te l’ho già detto, mi hanno regalato 3 giorni alle Terme e ti vien anca ti!
  • Ah, giusto… ma cossa se fa ae terme? E dove se magna? (Ah, giusto… ma cosa si fa alle terme? E dove si mangia?)”
  • Siamo in un albergo a pensione completa, serviti e riveriti. La tua dottora ti ha già fatto l’impegnativa per farti i fanghi, poi c’è la piscina con l’acqua calda termale. Ci rilassiamo un po’ finalmente…
  • Go capìo… e cossa gogio da portarme via? (Ho capito… e cosa devo portarmi via?)”
  • Un paio di costumi da bagno, le ciabatte, un cambio di vestiti, le medicine e basta
  • Ah… ma gò anca ea teevision? (Ah… ma ho anche la televisione?)”
  • Sì, certamente, hai la tv in camera, ma vedrai, starai benissimo a bordo piscina.
  • Va ben, va ben… go capìo… no so mai stà ae terme… vedaremo come che xe… (Va bene, va bene… ho capito… non sono mai stato alle terme… vedremo com’è…)”

È stato un anno parecchio duro per tutti. Per alcuni versi davvero senza tregua. Ci voleva uno stacco dalla quotidianità, se non altro il classico “cambiamento d’aria”. Eccoci così pronti la mattina presto per partire per Montegrotto Terme.

  • Hai preso tutto?? Dai, che alle 9 30 hai la visita con il Dottore!
  • Sì sì, ‘spetta che controeo se go tolto tute e medissine… go messo anca un par de scarpe più comode se dovemo farse ‘na caminada… (Sì, sì, aspetta che controllo se ho preso tutte le medicine… ho messo anche un paio di scarpe più comode se dobbiamo andare a farci una camminata…)”
  • Fatto bene, ma tanto staremo sempre in albergo credo
  • Ma ghe xe e pissine? E l’acqua xe alta? Parchè mi no so nuar ben… e co sta schiena blocada… (Ma ci sono le piscine? E l’acqua è alta? Perché io non so nuotare bene… e con questa schiena bloccata…)”
  • Ci vanno i bambini, vuoi non andarci tu? E poi ci sono dei salvagenti e con i fanghi vedrai che anche la schiena migliorerà. Certo, se ti decidessi a metterti un po’ a dieta… avresti molto meno dolori…
  • Ciò, me eo dize sempre anca ea Dottora, ma xe parché no me movo mai… (Eh, me lo dice sempre anche la Dottoressa, ma è perché non mi muovo mai…)”
  • No, xe che ti magni come un bue e al pomeriggio ti te sfondri de dolsi! (No, è che mangi come un bue e al pomeriggio ti riempi di dolci!)”
  • Ecciò, so un vecio e i veci magna dolsi! (E certo, sono un vecchio e i vecchi mangiano dolci!)”

Sappiamo che la Mission Impossible del Sior Pare è la dieta, ma ci provo sempre a farlo ragionare, per di più nell’ultimo periodo sta sviluppando alcune intolleranze alimentari, ma non ci vuole credere. In nostro aiuto arriva il Dottore delle Terme:

  • Mi raccomando Signor Andrea, in questi giorni non mangi latticini o beva latte prima dei fanghi. Faccia pure colazione, ma eviti tutto quello che possa darle fastidio all’intestino

Sior Pare annuisce pensieroso e poi mi fa:

  • Ma parché no posso bevar el caffè latte come sempre? E i latticini? Cossa c’entra?? (Ma perché non posso bere il caffè latte come sempre? E i latticini? Che cosa c’entrano??)”
  • Perché potrebbe farti reazione e mal di pancia e se hai i fanghi su, già puoi prender freddo di tuo… non puoi mica mollare tutto e correre in bagno!
  • I ga paura che me caga ‘dosso?!? (Hanno paura che mi faccia la cacca addosso?!?)”
  • Eh! E poi vedi anche con la pizza che ogni volta che la mangi poi stai male
  • Uff, sì… ti dixi che xe par el formagio?!? (Uff, sì… dici che sia per il formaggio?!?)”
  • Sì papà, sono mesi che te lo dico!

Mentre lui si fa il trattamento io intanto scarico la macchina e porto i bagagli in camera sua per poi tornarlo a prendere. Ormai non vale la pena cambiarsi per andare in piscina perché a mezzogiorno e mezzo abbiamo il pranzo e bisogna andare vestiti bene. Ne approfittiamo per mettere a posto tutte le cose e riposarci un po’. Scendiamo a mangiare e poi subito di sopra, io non vedo l’ora di buttarmi in piscina e poi farmi una sauna. Gli dico di cambiarsi, mettersi le sue ciabatte e non quelle dell’hotel e aspettarmi in camera o in corridoio che dopo 5 minuti sarei andata a prenderlo. Mi cambio e preparo la borsa per la piscina, cerco la cuffia anche per lui, esco e vado in camera sua.

Non c’è.

Guardo in corridoio, ricontrollo nella sua camera, prego il Signore, incontro delle ragazzine che giocano a nascondersi:

  • Scusate ragazze, per caso avete visto un signore anziano con i capelli bianchi e cieco girare?
  • No Signora… Ma l’ha perso?
  • “…Sì…
  • Ed è cieco?? Ottimo! In bocca al lupo!

Prendo l’ascensore e lo trovo bel bello in ciabattine di tela dell’albergo, accappatoio e capelli in cresta che mi aspetta di fronte alla porta della Hall, con tutta la gente che lo guarda stranita.

  • PAPÀ! Ti avevo detto di aspettarmi in camera o al massimo in corridoio!!!
  • Ciò, no te go visto e go pensà de scendar par vedar se ti geri già zo! (Eh, non ti ho vista e ho pensato di scendere per vedere se eri già giù!)”
  • MA SE NO TI GHE VEDI!!! (Ma se non ci vedi!!!)”

Me lo prendo sottobraccio e lo porto finalmente alle piscine, lui si distende su un lettino, si guarda intorno e fa:

  • E ora cossa fazemo?? (E ora cosa facciamo??)”
  • Ci rilassiamo… finalmente…”

Mi sento per un attimo il Maestro Shifu con Po in “Kung fu Panda”, respiro e cerco di rilassarmi. Con la pressione alta non è il caso di fargli fare saune, e la Spa è troppo calda per lui. Così se ne sta lì a sonnecchiare tutto il pomeriggio, una pausa al Bistrot per bersi una birretta e mangiare due patatine e poi di nuovo relax a bordo piscina.

  • Ma stasera dove se magna? (Ma stasera dove si mangia?)”
  • Sempre in albergo, dove abbiamo mangiato a pranzo
  • Ah. E cossa se magna?
  • C’è un menù con vari piatti, quando sei lì decidi cosa mangiare e lo dici al cameriere
  • E dopo ‘ndemo a farse un giro?
  • No papà, ti fanno Billy Elliot in tv e io torno qui a farmi un’altra sauna
  • Ah va ben, va ben…

Il giorno dopo, di buon mattino, lo porto a far colazione, poi di nuovo in camera a cambiarsi e infine giù a farsi i fanghi. Io intanto mi prenoto un bel massaggio per il pomeriggio, in fondo è il giorno del mio compleanno, mi merito un regalo!

Ritorniamo in piscina, è ora che anche lui si faccia un bel bagnetto:

  • Ma me go da metar ea scufia?! (Ma mi devo mettere la cuffia?!)”
  • Sì papà…
  • Ma l’acqua sarà ingeada! E ea pissina xe soeo ‘sta qua piccoetta?? (Ma l’acqua sarà gelata! E la piscina è solo questa qua piccolina??)”
  • No papà, l’acqua è termale, caldissima e fuori c’è il resto della piscina

Con calma lo faccio scendere in acqua, gli metto due salvagenti lunghi colorati per tenerlo su, lui non si capisce molto, ha paura e non sa come mettersi. Dopo un po’ si rilassa ed eccolo pronto a farsi trasportare in giro per tutta la piscina. La gente ci guarda un po’ stranita, ma lui se la gode, ed è bene così.

Arriva il momento del pranzo:

  • Cossa ghe xe nel Menù? (Cosa c’è nel Menù?)”
  • Tagliata di tonno in salsa Teriyaki…
  • Cossa?? El cibo dei gati?? (Cosa?? Il cibo dei gatti??)”
  • … … … la salsa Teriyaki, è giapponese papà…
  • Ah, e ghe xe anca el sesamo?? Ottimo! Te verze anca e vie respiratorie, el te fa tanto ben! (Ah, e c’è anche il sesamo?? Ottimo! Ti apre anche le vie respiratorie, e fa tanto bene!)”
  • Sì papà, il sesamo fa bene per tante cose…
  • Certo! Te verze tuto! Apriti sesamo!!! (Certo! Ti apre tutto! Apriti sesamo!!!)”

Il pomeriggio prosegue in tranquillità tra un bagno in piscina e una birretta al bar. Dopo cena ci troviamo con delle mie amiche in un locale lì vicino a festeggiare per poi tornare in albergo e accordarci per il giorno seguente:

  • Papà ti sveglio alle 8 domani mattina che alle 9 30 hai il fango e prima devi far colazione e prepararti le valigie…
  • Xè l’ultimo giorno doman?
  • Sì… poi andiamo a casa
  • L’ultimo fango a Parigi quindi!

E con questa… buon anno nuovo a tutti voi dal Sior Pare e Siora Fia

Nasce a Venezia e fin da piccola coltiva la passione per lo sport, la scrittura e l'Oriente. Prima cestista, poi calciatrice, infine allenatrice. Lotta da sempre per l'uguaglianza nello sport. Caregiver del Sior Pare, convive con 4 gatti maschi