Home / Sport  / Dio vede e Provedel

Dio vede e Provedel

Incredibile gol del portiere Provedel negli ultimi istanti di recupero del Match di Champions League tra Lazio e Atletico Madrid. E per un attimo si torna bambini.

ROMA- Siamo nel recupero dell’esordio in Champions League della Lazio contro l’Atletico Madrid del Cholo Simeone. I biancocelesti sono in svantaggio, la partita sembra ormai finita, decisa da una sfortunata deviazione del giapponese Kamada.

E poi, tutto a un tratto, si vede un fulmine giallo tagliare l’area e, in perfetto terzo tempo, segnare di testa a un incolpevole Oblak. L’arbitro fischia, è finita.

Sgraniamo gli occhi. Li chiudiamo. Li riapriamo. Per un attimo sembra di essere tornati bambini ed essere in un campetto di periferia o in strada. Quando si giocava con i “portieri volanti” e a “chi segna l’ultimo vince“.

Calcio di altri tempi, vuoi mai che davvero in una partita di Champions League contro campioni come Griezmann e Morata e in panchina un mostro sacro come Simeone si facciano segnare così, all’ultimo secondo, come in un qualsiasi campetto?

Il primo a non crederci è proprio lui, il protagonista, Ivan Provedel, di professione portiere ma con un passato nelle giovanili come attaccante. Tutti gli saltano addosso festeggiando, lui ancora non si è reso conto di aver segnato un gol al suo debutto in Champions League.

Invece è tutto vero. Lui che normalmente lotta per evitare i gol degli avversari, facendolo pure egregiamente con una parata incredibile sul tiro di Lino. Lui che era stato acquistato dalla Lazio come secondo portiere, ma una volta entrato in campo non ne è più uscito, diventando a sorpresa il miglior portiere della scorsa Serie A con il maggior numero di Clean Sheet, ben 21, eguagliando il record assoluto di Gigi Buffon.

Non è stato il primo portiere a segnare un gol importante (lui tra l’altro c’era già riuscito con la Juve Stabia in Serie B) né sarà l’ultimo a riuscirci, ma sono quelle belle storie che ti fanno innamorare ancora di più del calcio.

A fine partita dirà ai microfoni UEFA: «È una notte che ricorderò per tutta la vita. Sono contento soprattutto perché siamo riusciti a pareggiare una partita che non meritavamo di perdere. Più tardi mi renderò conto di aver segnato in Champions League. Il punto è meritato, dobbiamo andare avanti. Il calcio a volte è questione di momenti e non di prestazioni. Mi dispiace che abbiamo dovuto pareggiare all’ultimo secondo. Spero che il punto ci dia slancio, motivazione ed entusiasmo. Avevo già segnato in Serie B, in modo simile: saltai e ho segnato».

Photo Credits: www.sslazio.it

Anna Bigarello

Nasce a Venezia e fin da piccola coltiva la passione per lo sport, la scrittura e l'Oriente. Prima cestista, poi calciatrice, infine allenatrice. Lotta da sempre per l'uguaglianza nello sport. Caregiver del Sior Pare, convive con 4 gatti maschi