Oggi è sabato 20 marzo 2021, giorno dell’equinozio di primavera.
Almeno dal punto di vista astronomico, quindi, la bella stagione è arrivata.
Per molti di noi ˗sì, ci sono pure io in mezzo˗ è un bel problema: tra pollini e sbalzi di temperatura anche nell’arco della stessa giornata, congiuntiviti e rinorree non ci lasceranno in pace per un po’.
Poi ci sono i soggetti in cui l’allergia ha manifestazioni ancora più gravi, come nel caso degli asmatici.
L’allergia è una reazione del nostro organismo, o meglio del nostro sistema immunitario, al contatto con agenti esterni che non riconosce e considera nemici: gli allergeni, appunto.
In primavera, se consideriamo solo le forme stagionali di allergia, i più comuni sono i pollini, soprattutto di alcune specie di pianta (Parietaria, Betulacee, Fagacee, Platano, Cuprassacee, ecc.), ma allergeni ambientali molto diffusi sono anche gli acari della polvere, il pelo di alcuni animali e le graminacee. Le manifestazioni possono riguardare distretti corporei diversi: dagli occhi al naso che colano, molto frequenti, possono apparire anche a livello epidermico, con prurito, ponfi, arrossamento e desquamazione, o anche gastrointestinale (vomito/diarrea).
La reattività conseguente all’interazione antigene (allergene)/ anticorpo (sistema immunitario) si traduce in un processo infiammatorio che a cascata porta al rilascio di istamina e alla comparsa dei sintomi.
Quest’anno la situazione è complicata dal perdurare dell’epidemia da Covid, che rischia di farci confondere i sintomi dell’allergia con quelli influenzali: non facciamoci prendere dall’ansia, se siamo sempre stati soggetti allergici, purtroppo lo saremo anche nel 2021. Teniamo però sotto controllo l’evoluzione della sintomatologia: se ai fastidi di cui abbiamo sempre sofferto si aggiungono febbre e una difficoltà respiratoria accentuata, non prendiamo la situazione sotto gamba e rivolgiamoci al medico.
A questo punto sapete già come concluderò: con una breve carrellata di piante amiche, che possono venire in nostro soccorso nell’alleviare i disturbi legati all’allergia.
La prima è la Piantaggine: è uno dei componenti più comuni degli sciroppi espettoranti, e non a caso; ha infatti spiccate proprietà lenitive e antiinfiammatorie rivolte soprattutto alla mucosa respiratoria. In questo momento è in fase di studio anche per la sua attività antistaminica e immunomodulante.
Il Ribes Nigrum è il cortisone fitoterapico per eccellenza: ha azione antiossidante, analgesica e antiasmatica e nessun effetto collaterale. È inoltre in grado di stimolare la produzione di collagene, quindi ha un’azione protettiva sulle mucose.
La Quercetina è in grado di inibire la degranulazione dei mastociti, da cui dipende il rilascio di istamina e citochine proinfiammatorie; è quindi un antistaminico naturale.
La Rutina è il glicoside che deriva dalla quercetina e ne potenzia l’azione.
Entrambe vengono estratte dai fiori del Cappero.
Anche gli estratti dalle foglie di Thè Rosso sono ricchi in flavonoidi in grado di stabilizzare la membrana dei mastociti e di evitare il rilascio di istamina, analogamente agli estratti del Cappero.
L’estratto di Ninfea è ricco in acido gallico e acido tannico, per questo è utile nella riduzione dell’edema, del gonfiore e del prurito associato alla reazione da contatto.
La Drosera, come anche la Piantaggine, la ritroviamo spesso tra gli ingredienti di sciroppi mucolitici: in caso di allergia, è utile per contrastare gli episodi di asma bronchiale e tosse spasmodica.
L’argomento è molto vasto, ma il mio è giusto un angoletto, mica un open space, perciò mi riservo di parlarvi di altri aspetti del trattamento dell’allergia al prossimo appuntamento.
Dr.ssa Claudia Cocuzza