Giulia: Ciao a tutti, benvenuti a questo nuovo appuntamento con la rubrica Piccoli Lettori… come me!
Argo: Ciao a tutti!
Giulia: Argo, ma stavo pensando, tu due sabati fa non dovevi partire per la Francia? Mi ero scordata che saresti dovuto partire, me ne sono ricordata stamattina.
Argo: Sì, vero. Ma il mio volo è stato cancellato per maltempo e poi non potevo perdermi Diabolik.
Giulia: Ah, quindi non parti più?
Argo: No, ci ho riflettuto e ho deciso di rimandare il viaggio a non so quando.
Di cosa ci parli oggi?
Giulia: Oggi vi parlo di “Le Valigie di Auschwitz“ di Daniela Palumbo (giornalista nata a Roma che vive a Milano).
Argo: Ma Auschwitz non è quel campo di concentramento che si trova in Polonia?
Giulia: Sì, è quello.
Argo: Ma allora questo libro parla della 2° Guerra Mondiale?
Giulia: Sì.
Argo: No, non ce la faccio a sentire tutte queste ingiustizie. Non voglio sapere di cosa parla il libro. Me ne vado!
Giulia: Ma come te ne vai?!
Argo: Ciao, amici!
Giulia: Ma… se n’è andato… ma d’altronde ha ragione. Sono cose che fanno innervosire al solo pensiero.
Dunque, questo libro parla di speranza di speranza e di valigie.
Gli Ebrei che partivano per i campi di concentramento, partivano con la speranza di poter tornare a casa. E la scrittrice immagina che tutta la speranza degli Ebrei è ancora dentro le loro valigie che sono rimaste esposte nei campi di concentramento che oggi si possono visitare.
Questo libro racconta la storia di cinque ragazzini ebrei: Carlo (Italia), Hannah e Jacob (Germania), Émeline (Francia) e Dawid (Polonia).
Ragazzi le cui vite sono state stravolte dai nazisti. Quasi nessuno di loro si salverà.
Ha 245 pagine e costa €10,00.
La casa editrice è Il Battello a Vapore.
Allora amici vi saluto nella speranza di non sentire Argo urlare (sì, quando è nervoso urla).
Ciao!
Per saperne di più su Daniela Palumbo
Per saperne di più su Il Battello a Vapore