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Mercy, by Giulia & Argo

Giulia: Ciao a tutti! Benvenuti a questo nuovo appuntamento con la rubrica Piccoli Lettori… come me!

Argo: Ciao!

Giulia: Non sei curioso di sapere di cosa parleremo oggi?

Argo: No, non sono curioso… sono curiosissimo! Dicci tutto!

Giulia: Ricordi quando, qualche mese fa, parlando di Goodwill di Manlio Castagna avevo accennato al suo prequel?

Argo: Sì… hai letto Mercy di Mirka Andolfo?!

Giulia: Hai indovinato! Il romanzo mi è piaciuto così tanto che non ho potuto fare a meno di acquistarne il continuo.

Argo: Wow! Anch’io ho avuto la tua stessa idea, ma non ho ancora cominciato a leggere: Lovecraft è davvero impegnativo! Ma sono curioso lo stesso…di cosa si tratta?

Giulia: Il tempo scorre e Goodwill, un mostro dalle sembianze umane, è diventato un uomo adulto. Insieme a Lady Hellaine,  una donna della sua stessa natura, si trasferisce a Woodsburgh. I loro modi garbati fanno subito colpo sugli abitanti del posto. Ovviamente, tutto ciò è solo finzione: dietro le loro maschere di gentilezza si cela un obiettivo preciso: impossessarsi della miniera che si trova nei dintorni della città. Ma l’impresa risulta più ardua del previsto, e i due mostri si ritrovano a combattere contro un gruppo di uomini che gli dà la caccia, oltre che contro i loro sentimenti, sempre più difficili da tenere a bada

Argo: Wow! Nel romanzo sono presenti scene un po’ forti. Le illustrazioni sono adatte a noi?

Giulia: Questa serie non è stata ideata per un pubblico così giovane, quindi contiene scene che potrebbero farvi spaventare, ma se, come me, non riuscite a resistere al richiamo del brivido, un horror-western è ciò che fa per voi!

Argo: Anche i disegni sono opera di Mirka Andolfo?

Giulia: Sì, i testi, i disegni e i colori sono fatti da lei.

Argo: I volumi sono a colori?! Wow! Cosa ne pensi?

Giulia: I colori rendono più chiare le azioni dei personaggi e trasmettono meglio le loro emozioni al lettore. Infatti, le scene concitate sono colorate con tonalità vivaci, in modo da mettere ansia, e le scene di morte hanno colori spenti. Mi piacciono le tavole a colori, ma preferisco le classiche in bianco e nero: sono una tradizione.

Argo: Concordo. Ma le “scene di morte” sono troppo spaventose?

Giulia: Ovvio: come in ogni horror degno di questo titolo, si sparge molto sangue… in maniera violenta!

Argo: Ho già paura! Come contribuiscono le ambientazioni a formare l’horror?

Giulia: Gli ambienti, sia aperti che chiusi, come le vaste distese innevate o le grandi sale delle case, sono sempre semi-bui, in modo da incupire l’atmosfera.

Argo: E cosa ci dici riguardo al western?

Giulia: Quello si trova nei dettagli: le carrozze in legno, gli edifici illuminati dalle luci delle candele, le sostanziose bottiglie di whiskey… è facile immaginare cow boy armato fino ai denti, il simbolo del genere, aggirarsi in questi posti.

Argo: Wow! Chi lo pubblica in Italia?

Giulia: La casa editrice che lo pubblica in Italia è la Panini Comics, ma è pubblicata anche in Francia da Éditions Glénat e negli Stati Uniti dalla Image Comics.

Elisa: GIULIAAA! ARGOO! A TAVOLA!

Argo: Giulia, in spiaggia me lo leggi?

Giulia: Certo, però senza parolacce, meglio non fare arrabbiare Elisa…

Argo: Sì, si arrabbierebbe molto… ed è meglio non farla neanche aspettare!

Giulia: Amici, dobbiamo andare a mangiare. Alla prossima!

Argo: Ciao!