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Ninfee nere di Michel Bussi

Questa settimana la nostra rubrica ospita la recensione di Claudia Cocuzza, che per l’occasione ha inventato un indovinello. Ma per risolverlo dovete prima leggere Ninfee Nere. Elisa & Argo

Indovina indovinello

Ci son tre donne, ma non dentro un castello.

Una è vecchia, l’altra è giovane, la terza bambina

Una furba, una egoista e l’ultima cattiva.

Tutte e tre hanno un sogno, evadere dalla propria prigione

E per una sola volta nella vita ne hanno l’occasione.

Ma solo una può fuggire:

la regola è che le altre devono morire.

Tra intrighi, misteri e sgomento,

la domanda è: chi delle tre riuscirà nel suo intento?

Ninfee nere” di Michel Bussi è un giallo onirico.

Sin dall’incipit si entra in una dimensione sospesa tra sogno e realtà e il lettore ha la sensazione di essere coinvolto in una sorta di caccia al tesoro.

Fanette, Stephanie e “la vecchia strega” che vive nella torre del mulino di Monet appaiono come protagoniste inconsapevoli di una rappresentazione teatrale, prigioniere di una vita che non riescono a manovrare perché una mano occulta lo fa per loro.

“Le rivelerò un segreto: Giverny è una trappola! Certo, una scenografia meravigliosa. […] Ma le dico una cosa: è una scenografia cristallizzata, pietrificata. […] Qui viviamo in un quadro, siamo murati vivi!”.

Così Stephanie Dupain cerca di spiegare la sua condizione all’ispettore Serenac, senza avere contezza di quanto le proprie parole corrispondano al vero.

Giverny, il grazioso paese della Normandia in cui Monet trascorse gli ultimi trent’anni della sua vita dipingendo infinite variazioni di uno stesso tema, le ninfee, è l’ambientazione del romanzo. L’arte, le ninfee, Monet e le leggende che ruotano attorno alle sue opere alimentano la trama di questo noir costruito sullo sfondo di sogni spezzati, di amori che non hanno avuto la possibilità di essere coltivati, in cui il lettore è continuamente chiamato in causa dal narratore e che culmina in un finale allucinato e allucinante.

E fino alla fine vi chiederete se Monet ha davvero dipinto “Ninfee nere” oppure no.

Una cosa è certa: vi lascerà senza fiato.

Claudia Cocuzza