Spesso ciò che si rappresenta come un apparente “scoglio” nel nostro Tema Natale sfocia in una occasione di sviluppare alcune abilità.
Nasco con un’opposizione tra Mercurio e Saturno, attraverso la quale ho vissuto molte sfide soprattutto durante l’adolescenza, età mercuriale per eccellenza.
Ne ho tuttavia tratto preziose risorse che ora fanno parte integrante del mio Essere. Chi mi conosce sa che lo studio dell’Arte astrologica per me è stato in gran parte autodidatta, quasi una sapienza antica recuperata che piano piano è rifluita in me, rappresentando Amore puro e diventando attualmente la mia amatissima professione.
Amo definirmi una ricercatrice, una libera pensatrice e mi piace immaginare di poter contribuire ad ampliare le frontiere della conoscenza astrologica.
Attraverso la mappa natale, preziosa bussola di autoconoscenza, conosciamo e riconosciamo parti di noi, tesori nascosti ma disponibili in potenziale. E poi, nel momento del bisogno, è come se potessimo abbeverarci alla fonte delle nostre risorse, che in quel momento zampillano fuori inaspettate, emergono.
Dietro ogni aspetto di sfida si nasconde una risorsa; lessi recentemente un illuminante post di Andrea Panatta nel gruppo Facebook “Istruzioni per maghi erranti“, sull’importanza di imparare a sganciare il messaggio dal messaggero, per poi congedarlo.
E iniziai a riflettere sul mio aspetto di sfida Mercurio/Saturno.
Sono un messaggero.
Porto un messaggio profondamente innovativo, quello astrogenealogico. Mercurio, relazionato a tutte le forme di comunicazione, nel mio tema natale è molto stimolato dalle relazioni con gli altri pianeti e si gode il dipanarsi della mia vita con gran divertimento, troneggiante sul mio Ascendente.
Saturno, Signore del Tempo e grande Maestro, rallenta il passo mercuriale ma allo stesso tempo lo approfondisce e oggi, a distanza di molti anni, posso riconoscere i doni di questo aspetto. Uno fra questi è senz’altro la capacità che ho acquisito di trarre utilità dai messaggi interessanti, da qualsiasi fonte provengano. Non escludo a priori nessun tipo di ascolto perché proprio nel posto più remoto può nascondersi un messaggio prezioso ed utile.
Ho imparato per esperienza che un Maestro Messaggero può nascondersi ovunque, anche in un bambino di cinque anni. Onoro i Maestri Messaggeri traendo insegnamento dal messaggio di cui sono portatori. Per riuscire a scindere il messaggio dal messaggero e non cadere nel tranello della sola ricerca delle “fonti autorevoli”, pre-cludendosi preziosi ascolti bisogna astrarsi dal giudizio e dalla critica fine a sé stessa.
I Maestri Messaggeri si nascondono ovunque e, spesse volte, il messaggio che viene divulgato è frutto dell’esperienza del messaggero stesso e di tante incoerenze ed apparenti errori. Ma i messaggeri non sono necessariamente persone, possono essere anche situazioni di vita che recano con sé un prezioso messaggio di esperienza.
Per giungere al quel famoso “finalmente ho compreso e ora lo dico agli altri come ho fatto” la strada è spesso accidentata e i percorsi non sono lineari.
Ricordo molto bene che Neale Donald Walsch nel film “Conversazioni con Dio“, del quale consiglio la visione, lo disse chiaramente.
Quando gli fu contestato durante una conferenza di diffondere messaggi incoerenti col suo vissuto personale…lui disse questo: “Prendete il messaggio e non il messaggero“. E spesso mi trovo anch’io nella situazione in cui, con alcune persone, vado ora ad affrontare temi e a sostenere delle trasformazioni il cui processo è stato anche per me faticoso e a partire da contesti per me ancor oggi emotivamente difficili.
E lo dico anch’io alle mie amate persone, quelle che attraversano e toccano il mio cuore con vissuti che sono stati i miei.
Dico loro di prendere il mio messaggio e non il messaggero, anch’io sono stata lì e non ho agito con equilibrio, ma oggi sono qui a portare la mia esperienza.
Comprendo il senso e la profondità degli oceani di dolore che ho attraversato, al fine di comprendere empaticamente ciò che l’essere umano vive, andando oltre al bene e male, giusto o sbagliato, nell’Amore infinito per l’Umanità.
Ho imparato a farlo anch’io, a scomporre, sminuzzare i messaggi che mi arrivano e ri-assemblarli al fine di una utilità collettiva. La ricerca delle parole, il senso di ogni parola con il suo peso sono compiti di un messaggero. Allo stesso tempo ogni vissuto mi consegna un messaggio da archiviare nel mio libretto di esperienza.
Spetta a noi decidere con responsabilità quando congedare alcuni messaggeri, integrandone quanto prima i messaggi. Poiché il messaggero ci mostra qualcosa ma spetta a noi scegliere di incontrare il nostro personale senso del messaggio. L’attaccamento al messaggero non risolve il messaggio, poiché l’affrontare le dinamiche diventa un viaggio personale.
Ho vissuto distacchi precoci e Saturno mi ha insegnato presto cosa significa accettare il fatto che le persone ci lasciano, me lo ha insegnato attraverso la morte dei miei genitori in giovane età e successive esperienze di separazione e di ricongiungimento. Me lo ha insegnato attraverso il rapporto difficile con i fratelli e distacchi con amici.
Eppure, anche attraverso queste esperienze, ho imparato a lasciare andare, a decidere con responsabilità il momento di andarmene dalle cose che per me rappresentano un messaggio integrato. Congedando i messaggeri con Gratitudine. Ho imparato a rendere onore alla mia esperienza di vita e a quella delle persone, più che a pezzi di carta che, se non sono corredati da un profondo lavoro su di sé, non servono a nulla.
Ho imparato a rispettare il dolore degli altri senza sminuirlo, ogni paura che nasconde una risorsa, ho imparato a prendere quello che di buono per me si cela in ogni messaggio che mi arriva. E, preziosamente ho imparato ad ascoltare i messaggi delle persone che urlano fuori dai cori, i fuori-legge, i non riconosciuti, gli inascoltati, grazie a ciò che ho vissuto in prima persona.
Prendete allora i messaggi, uscendo dalle catalogazioni, dagli incasellamenti e dai pre-giudizi verso i messaggeri.
La cosa simpatica che mi accade da un po’ di tempo è che vengo salutata per strada da bambini di un’età intermedia tra i due e i tre anni, sembra che spontaneamente mi ricordino. Osservo con curiosità, saranno forse Maestri Messaggeri?
Vi abbraccio.
Rossana
La mia pagina Facebook: Rossana Strika Astrogenealogista
Il gruppo di discussione: Astrogenealogia della Nuova Era
Il mio libro: Astrogenealogia: un metodo d’indagine delle dinamiche di famiglia