Esiste sulla Terra una piccola area marina dell’oceano Antartico che è non è intaccata dall’inquinamento e, in generale dalle attività collegate all’uomo. Lo dice un nuovo e innovativo studio condotto da Sonia Kreidenweis dell’Università Statale del Colorado insieme con il suo gruppo di ricerca del Dipartimento di Scienze dell’Atmosfera.
Questa area limite che alimenta le nuvole inferiori dell’oceano Antartico e che si trova poco a sud dell’Australia risulta, infatti, incontaminata e libera dalle particelle note come “aerosol”, quelle particelle fini prodotte prevalentemente da attività antropiche e poi trasportate in tutto il globo dal vento attraverso l’atmosfera, una caratteristica che rende l’inquinamento atmosferico globale ed onnipresente.
Nella loro studio, pubblicato su Proceedings of National Academy of Sciences, i ricercatori hanno spiegato le ricerche che hanno effettuato nell’ Oceano Antartico, il mare che circonda l’Antartide (polo Sud), per analizzare i batteri presenti nell’area. Questo tipo di analisi sui batteri fornisce molte informazioni riguardo alla qualità della stessa aria in quanto i microbi possono essere trasportati attraverso l’atmosfera anche da un continente all’altro.
In questo caso gli scienziati hanno scoperto che i microbi provenivano per la maggior parte da fonti oceaniche, sostanzialmente dal mare locale. Hanno soprattutto scoperto che l’aria al di sopra di questo specchio d’acqua sembrava del tutto isolata dalla dispersione di microparticelle di aerosol che di solito avviene in direzione Nord/Sud. Questa regione marina antartica può essere dunque considerata come “uno dei pochissimi luoghi sulla Terra che sono stati minimamente colpiti da attività antropogeniche”, hanno riferito gli stessi ricercatori.