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Eva Kant. Il giorno della vendetta

Argo: Ciao! Benvenuti a questo nuovo appuntamento con la rubrica Piccoli Lettori… come noi!

Giulia: Ciaooo, Argo! Che corsa, mi hai fatto venire di gran fretta! Cosa vuoi dirmi?

Argo: Che sono stanco che sia sempre tu a fare le recensioni e io a farti le domande! Oggi si cambia!

Giulia: Mh… accetto la sfida! Vediamo cosa sai fare… cos’hai preparato per noi?

Argo: Ho letto (IO), di MIA iniziativa, Diabolik… a romanzo!

Giulia: A romanzo?! Woow! E chi l’ha scritto?

Argo: Andrea Carlo Cappi, uno scrittore, traduttore e sceneggiatore milanese. Tra le sue numerose opere, alcune sono dedicate a celebri eroi dei fumetti…

Giulia: Tra cui anche Diabolik e Eva Kant! Come si chiama quello che hai letto tu?

Argo: Eva Kant. Il giorno della vendetta. Ti è tornato il sorriso, sapevo che ti sarebbe piaciuto????.

Giulia: Non credere che sia finita qui, faremo i conti dopo… ci sono stati altri adattamenti in prosa di Diabolik, prima di quelli scritti da Cappi?

Argo: Sì. Dal 1967 Pier Carpi ne pubblicò un’intera collana composta da trenta episodi, scritti da vari autori. Nello stesso periodo, anche in Francia arrivò l’idea di romanzare le avventure di Diabolik: nella collana Diable Noir furono pubblicati dieci lunghi racconti, prevalentemente scritti da Pierre Dupuis. Dopo di che… buio assoluto: abbiamo dovuto aspettare trent’anni prima che qualcuno (Cappi) ritentasse l’impresa.

Giulia: E di cosa si tratta in questo romanzo?

Argo: Tutto inizia quando Diabolik ed Eva derubano una trafficante d’armi, la proprietaria delle Industrie Fairbanks, causandone la rovina. Grazie a lui, Ginko riesce ad arrestare lei e i suoi soci, che giurano di vendicarsi. Un anno dopo, i criminali sono di nuovo in libertà e per i tre è il momento di saldare il loro conto. Per sfuggirgli ed eliminarli, prima che lo facciano loro,  Diabolik e la sua complice organizzano un piano straordinario, per cui lei dovrà rubare da sola il Tesoro della Corona, di cui fa parte la leggendaria Pietra Nera tanto ambita dagli alchimisti, della Neorepubblica di Rennert. E fare credere al mondo che anche il suo uomo si trovi lì. Naturalmente, dove c’è Diabolik c’è anche Ginko, ma questa volta non sarà il solo a dare la caccia ai due criminali: qualcun altro è pronto a dare tutto per vedere la Kant morta. Una partita accanita, su cui aleggiano antiche maledizioni, intrighi dimenticati e moderni giochi di potere.

Giulia: Wow! Per prima cosa, puoi spiegare ai nostri lettori che cos’è il Rennert?

Argo: Il Rennert è uno stato immaginario che confina con Clerville.

Giulia: Hai anche parlato di alchimia. Nel romanzo è presente qualche riferimento esplicito?

Argo: Sì. Il prologo ha il nome Opus Magnum, in riferimento sicuramente al Magnum Opus, l’itinerario alchemico di trasformazione e lavorazione della materia al fine di ottenere la pietra filosofale. Questo processo si articola in vari passaggi, tra cui i più importanti sono il Nigredo, l’Albedo e il Rubedo: i titoli dei tre capitoli successivi. L’ultimo si chiama Lapis ex Coelis (Pietra dal Cielo), l’antico nome della Pietra Nera del Tesoro della Corona, ambita dagli alchimisti come la pietra filosofale.

Giulia: Wow! Ritorniamo all’occulto… dove l’avevamo lasciato con Lovecraft e le sue avventure…

Argo: Sì. Ed è anche bello notare come Diabolik si adatti a qualsiasi contesto: lui e la sua complice, che non credono all’alchimia e non ne hanno niente che vedere, si ritrovano ad operare su intrighi e magie infinitamente più grandi di loro. La loro storia si intreccia letteralmente così a quella di un Paese, a cui sono legate generazioni di sovrani e lotte: ogni capitolo inizia con un’introduzione sulla storia del Rennert (analessi esterna), che ci aiuta a capire gli avvenimenti presenti. Di questa sovrapposizione temporale sono i due Criminali a doverne scontare le conseguenze, ovviamente: la loro dote di protagonismo e la versatilità si dimostra, anche questa volta, imbattibile.

Giulia: Diabolik è universale! Ma… potresti spiegare ai nostri amici cos’è un’analessi esterna, mentre ci sei?

Argo: Certo! L’analessi è il corrispettivo di quello che gli anglofoni chiamano flashback: un salto nel passato. Ne avrete sentito parlare di sicuro. L’analessi (o flashback) può essere di due tipi: interna, quando dal presente si sposta ad un momento passato che sia avvenuto dopo l’inizio della narrazione (il salto temporale è interno al periodo raccontato dall’inizio alla fine della narrazione); o esterna, se il narratore torna ancora indietro rispetto all’inizio del periodo che sta raccontando. In questo caso, la storia della fondazione del Rennert è avvenuta prima dell’inizio della storia racchiusa tra le pagine del romanzo, quindi l’analessi è esterna. Ovviamente, questo vale anche per la prolessi (o flashforward), l’opposto dell’analessi.

Giulia: Grazie per questi appunti tecnici, monsieur Argo!

Argo: De rien, mademoiselle. Leggere in prosa un eroe che conosci a immagini e didascalie fa un certo effetto, sai?

Giulia: Perché? Cosa cambia?

Argo: In tecnica, sostanzialmente tutto. Ci sono molti più dettagli e informazioni e le descrizioni sono più accurate. Ovviamente, i personaggi mantengono gli stessi tratti, ma nella narrazione si manifesta anche ciò che provano. Nei fumetti, questo non avviene: per mancanza di spazio o per necessità di essere concitati e non annoiare il lettore, le scene sono inquadrate dalla “telecamera” sempre in modo oggettivo, senza che noi riusciamo a conoscere i pensieri dei personaggi (i baloon pensati ci dicono ugualmente molto poco). Il racconto dei fatti, di per sé, è molto più ricco: potendo dare libero sfogo alla sua penna, l’autore descrive i passaggi della storia molto dettagliatamente (anche quelli che nei fumetti sono addirittura omessi).

Giulia: Quindi il romanzo è… complementare al fumetto, che nel caso di Diabolik rimane il protagonista. Di nuovo come Lovecraft e i manga di Gou Tanabe!

Argo: Sì, secondo me sì. Per chi lo conosce, il romanzo arricchisce di dettagli il già completo universo del Re del Terrore e la sua Lady. Niente di più. Be’… che te ne pare?

Giulia: Di cosa?

Argo: Della mia analisi.

Giulia: Ah… insomma… accettabile… ma cerca di non superarmi!

Argo: Mai dire mai… ora andiamo al Gran Cane d’Oro: per Natale ci sono le promozioni!

Giulia: NOOOOOO! ELISAAA, AIUTO!

Argo: Dai, andiamo.