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Giulia e Argo e tu per tu con Guido Sgardoli e Pierdomenico Baccalario

Giulia: Ciao a tutti! Benvenuti a questo nuovo appuntamento con la rubrica Piccoli Lettori… come me!

Argo: Ciao Giulia! Ma chi sono loro?

Giulia: Loro sono maestri Guido Sgardoli e Pierdomenico Baccalario.

Argo: Ooooh… Ciao Belli!

Giulia: Argo, contieniti.

Guido Sgardoli e Pierdomenico Baccalario: Bau!

Giulia: Vi diamo il benvenuto nella nostra rubrica. È un grande onore avervi qui con noi.

G. e P.D.: Grazie! Anche per noi è un onore essere ospitati da due fan come voi!

Giulia: Oggi Guido e Pierdomenico risponderanno ad alcune nostre domande sul loro ultimo libro: “Paris Noir 2 _ L’uomo senza testa“.

Argo: Che libro meraviglioso!

Giulia: Allora, cominciamo: Paris Noir è un giallo per ragazzi. Perché avete scelto il genere giallo, precisamente il giallo storico?

G. e P.D.: Siamo entrambi appassionati di gialli, in particolare delle storie scritte da Edgar Allan Poe o Arthur Conan Doyle (il creatore di Sherlock Holmes). Inoltre ci piace molto la Storia. E ci piace l’Arte. Ecco che abbiamo messo tutto insieme: una serie di gialli storici ambientati nel mondo dell’Arte.

Argo: Ah, ma allora le materie sono come i colori: mischiandole possiamo formare diverse sfumature!

Giulia: Esatto. Bravo, Argo!

Prossima domanda: Siamo nella seconda metà del 1800. Come mai avete deciso di ambientare la vostra serie di gialli proprio in questo periodo storico?

G. e P.D.: Perché, soprattutto a Parigi, c’erano grandi rivoluzioni in atto, come, ad esempio, la nascita di una corrente pittorica che diventerà importantissima di lì a poco: l’Impressionismo.

Argo: Sì, il XIX secolo è il primo secolo dell’età contemporanea: un secolo di importanti trasformazioni politiche, sociali e culturali.

Posso farla io la prossima domanda?

Giulia: Certo.

Argo: I vostri “detective” non sono dei professionisti. Perché avete scelto i tre pittori impressionisti Renoir, Morisot e Monet come protagonisti e investigatori delle vostre storie?

G. e P.D.: Ci piaceva l’idea di curiosare nelle vite di tre mostri sacri della pittura prima che diventassero tali. Così abbiamo immaginato che, come noi, da ragazzini fossero appassionati di storie misteriose. E le storie misteriose, a quanto pare, capitano loro sempre tra i piedi!

Giulia: Anche a me piacciono molto i misteri, ma sfortunatamente nel mio paese non ci sono molti casi su cui indagare.

G. e P.D., nelle vostre storie ho notato molti riferimenti a quelle di Edgar Allan Poe. Volete spiegare ai nostri piccoli lettori come mai è così importante per la storia del genere giallo?

G. e P.D.: Prima lo abbiamo citato insieme a un altro grande del genere poliziesco, Conan Doyle. Ma non tutti sanno che quel genere l’ha inventato proprio Poe, dando vita, prima dei racconti di Sherlock Holmes, a un personaggio che ritroviamo proprio in Paris Noir, Auguste Dupin, una specie di Sherlock prima di Sherlock. Dupin è un privato cittadino che attraverso la sua intelligenza e l’applicazione del metodo deduttivo riesce a risolvere brillantemente casi e delitti ai quali la polizia non riesce a dare spiegazione. Poe è importante perché tutti quelli che sono venuti dopo, da Conan Doyle a Agatha Christie, solo per fare qualche nome, si sono ispirati a Dupin.

Argo: Senza di lui, molto probabilmente, il genere giallo non sarebbe esistito.

Giulia: Amici, per oggi abbiamo finito.

Salutiamo e ringraziamo Guido Sgardoli e Pierdomenico Baccalario per il tempo che ci hanno dedicato.

Alla prossima!

G. e P.D.: Grazie Giulia e Argo! Siamo sempre felici di parlare con voi. Alla prossima!

Argo: Ciao a tutti!

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Per saperne di più su Paris Noir _ L’Autoritratto

Per saperne di più su Paris Noir 2 _ L’Uomi senza testa

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