Rancheras

Giulia: Ciao a tutti! Benvenuti a questo nuovo appuntamento con la rubrica Piccoli Lettori… come me! Eeee… buon Natale!

Argo: Ciao! Buon Natale, Giulia! E buon Natale a tutti! Cos’hai preparato in questa settimana?

Giulia: Sinceramente… niente.

Argo: Ma come?! E allora di cosa parliamo oggi?

Giulia: Sto aspettando alcuni libri che dovrei ricevere per Natale: ecco perché non avevo programmato niente per questa settimana. Però, nel frattempo, mi sto dedicando ai fumetti e, ieri, in edicola ho trovato uno speciale di Tex Willer uscito il 3 dicembre. Mi è piaciuto molto, quindi ho deciso di improvvisare qualcosa e parlarne con voi.

Argo: Bello! Spiegaci meglio.

Giulia: La storia raccontata in Rancheras si basa su una faida scoppiata per una questione di bestiame tra due famiglie rivali, proprietarie di due ranch confinanti, come si evince dal titolo. Una trama classica, che ritroviamo, sotto diverse spoglie, più volte nella letteratura: degli esempi sono le complesse saghe islandesi e scozzesi, la guerra familiare tra Unni e Burgundi alla base de I Nibelunghi (una stirpe mitologica di nani di tradizione germanica, che ha subito anche un adattamento cinematografico diretto dal regista austriaco Fritz Lang) o, addirittura, i poemi carolingi. Anche nella realtà, questo fatto ritorna spesso: nelle nostre Sicilia, Sardegna e Corsica sono state tramandate faide per numerose generazioni, di durata secolare, e tutt’oggi si ha notizia di analoghi fatti tra i membri della malavita. La novità, in questa storia, è rappresentata dal fatto che siano due donne, con uguali caratteristiche e situazioni (sono rimaste rispettivamente orfana e vedova e continuano a subire gravi perdite a causa della loro contesa) a capo delle due fazioni e… dalla presenza del giovane e affascinante Tex.

Argo: Riguardo alla gioventù di Tex, sto seguendo una raccolta anastatica (ristampata senza aver subito una minima modifica) delle sue prime avventure, riprodotte nell’originale formato a striscia, pubblicata settimanalmente dalla Gazzetta dello Sport da un anno. Te ne avevo prestato qualche numero… trovi analogie tra quel Tex e questo che troviamo in Rancheras?

Giulia: Bhe, stiamo comparando storie pubblicate a ottant’anni di distanza: cambia tutto! All’inizio della sua carriera, Tex non veniva prodotto con le stesse tecniche di ora: i disegni e il linguaggio erano completamente diversi… ci si arrangiava come si poteva. La qualità dei primi albi era immensamente inferiore rispetto a quelli attuali. Negli anni l’aspetto di Tex e dei suoi pards è stato modificato diverse volte, e questo vale anche per lo stile dei disegni e del linguaggio. Oggi, le tavole sono più ricche di dettagli, più complete. Salvo per il carattere, sempre fedele a sé stesso, non ho riscontrato somiglianze tra i “due Tex”.

Argo: Interessante… comunque, amici, vi consiglio di dare un’occhiata a questa raccolta, perché è affascinante seguire l’arco di crescita del nostro Eroe e, i fascicoli in cui si commenta ogni uscita contengono notizie davvero interessanti.

Giulia: Confermo! Puoi spiegare ai nostri amici cos’è un albo a striscia?

Argo: Nei suoi primi anni, il formato di Tex non era come lo conosciamo oggi: era pubblicato in strisce che costituiscono circa un terzo degli albi odierni.

Giulia: Okay. Ritornando a Rancheras: come ho detto prima è un’uscita speciale, contenente 128 pagine, firmata da Sergio Giardo (per i disegni) e Pasquale Ruju (per i testi).

Amici, per oggi abbiamo detto tutto. Ci ritroviamo la settima prossima! Ciao!

Argo: Ciao!