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Prevenzione delle malattie cardiovascolari – II parte

La scorsa settimana abbiamo iniziato una chiacchierata sulle patologie cardiovascolari e sui mezzi che possiamo mettere in campo per prevenirle.

Abbiamo visto quali sono le indagini diagnostiche più immediate e di facile accesso a cui possiamo fare ricorso in via precauzionale (elettrocardiogramma e valutazione del profilo lipidico mediante emocromo) e stavamo giusto chiedendoci se c’è qualcosa che possiamo fare per mantenere il nostro sistema cardiocircolatorio in buono stato.

Ovviamente il vostro medico di base vi guiderà attraverso gli esami da fare e, se il caso, vi proporrà una visita cardiologica, ma nel frattempo ci sono accorgimenti che, in presenza di fattori di rischio a noi noti, possiamo adoperare.

Dal punto di vista alimentare, non facciamoci mancare le cinque porzioni quotidiane tra frutta e verdura di stagione: gli antiossidanti sono importantissimi per evitare l’ossidazione del colesterolo legato alla frazione LDL e che lo trasforma in “cattivo”; consumiamo fibre vegetali in maniera regolare (legumi) in modo da mantenere in salute il nostro microbiota; introduciamo acidi grassi mono- e poli-insaturi attraverso il consumo di pesce azzurro e olio di oliva; riduciamo l’apporto giornaliero di sale e cerchiamo di evitare il consumo di cibi ricchi in carboidrati complessi e grassi saturi.

L’attività fisica è poi fondamentale: secondo l’OMS, per mantenere il cuore in buona salute, bisogna muoversi almeno 30 minuti al giorno o 150 minuti a settimana, facendo un’attività fisica moderata, che può essere una corsa leggera, una camminata, una pedalata o qualsiasi sport ci è più confacente. Quindi, fare una scalata dell’Everest all’anno non è utile allo scopo, quanto invece portare a passeggio il nostro amico a quattro zampe tutti i giorni per almeno mezz’ora.

Ci sono estratti vegetali che possono venirci in soccorso? Ma certo!

Gli estratti di Thè Verde sono ricchissimi in polifenoli dall’azione antiossidante.

La quercetina (estratta dal Cappero, come abbiamo visto di recente) è un flavonoide che riesce a catturare i radicali liberi.

Il Coleus Forskohlii è utilizzato da sempre nella medicina Ayurvedica per la sua funzione a sostegno dell’attività cardiaca e di regolarizzazione della pressione arteriosa.

Un altro punto che ci tengo a sottolineare è che la concomitanza di più fattori di rischio provoca un aumento esponenziale del rischio di sviluppare una patologia cardiovascolare: se siamo diabetici e ipertesi, ad esempio, il rischio di andare incontro a ictus o infarto è molto più alto che in presenza di una sola patologia. Idem se siamo obesi e fumatori, o se assumiamo regolarmente dosi elevate di alcool. Questo vuol dire che, di contro, in presenza di coesistenza di più fattori di rischio, una buona strategia può essere cercare di eliminare quello su cui è nelle nostre facoltà intervenire: in questo modo, altrettanto esponenzialmente, si ridurrà il rischio di manifestazione patologica.

Come sempre, lungi da me la pretesa di voler trattare l’argomento in maniera esaustiva ma con l’intento di fare una chiacchierata con i miei ospiti de l’angolo del farmacista, vi do appuntamento alla prossima settimana.

#prendetevicuradivoi

Dr.ssa Claudia Cocuzza