Sindrome premestruale

Oggi vi parlo di un disturbo prettamente femminile ma consiglio anche voi, maschietti, di proseguire con la lettura perché lo sapete che, in maniera indiretta, se la vostra compagna ne soffre, in quei giorni soffrite pure voi.

La sindrome pre-mestruale colpisce un’elevata percentuale di donne nei giorni immediatamente precedenti la mestruazione.

I sintomi si manifestano sia a livello emotivo che fisico.

Nervosismo, scarsa capacità di concentrazione, suscettibilità e sensibilità amplificate, sbalzi d’umore con alternanza di stati di euforia a crisi di pianto non sono indice di abuso di sostanze stupefacenti se la donna in questione risente della variazione dei livelli degli ormoni sessuali nel sangue. E quando si dice: “Ma che hai? Hai le tue cose?” sappiate che non è sempre una battuta, a volte è proprio così e c’è una spiegazione scientifica. Dipende dalla riduzione dei livelli di serotonina che si verifica proprio a ridosso e durante il ciclo mestruale e a cui si deve attribuire quel fenomeno che ci colpisce tutte, ossia la voglia irrefrenabile di cioccolato e dolci vari: tra abbuffate di zuccheri e ritenzione idrica, ogni mese rischiamo di tendere sempre più all’infinito.

A questa condizione, già funesta, si aggiunge spesso anche malessere fisico sotto forma di emicrania, mal di schiena, gonfiore e pesantezza ˗ dovute appunto alla ritenzione idrica ˗, spossatezza.

Cosa possiamo fare per evitare di rovinarci tot giorni ogni mese?

Possiamo giocare d’anticipo, aiutandoci con l’alimentazione e una corretta integrazione.

Andiamo alla ricerca di cibi ricchi di magnesio e vitamine, soprattutto del gruppo B: il magnesio ci aiuta a combattere la stanchezza ed è utile per rilassare la muscolatura, quindi previene i crampi associati al ciclo, mentre le vitamine del gruppo B, oltre a darci energia, partecipano alla formazione dei globuli rossi. Anche gli acidi grassi Ώ₃ interferiscono con le contrazioni uterine associate allo sfaldamento dell’endometrio, quindi consumare pesce azzurro può contribuire a ridurre il dolore dovuto ai crampi al basso ventre.

Consumare frutta e verdura in abbondanza può essere di grande aiuto. Le mandorle, le noci ed i semi forniscono energia, grassi poliinsaturi e contribuiscono al benessere fisico e mentale. Banane, meloni, lattuga contengono magnesio, così come cavoli e broccoli contengono vitamine. Mai farsi mancare i cereali, soprattutto se integrali, quale fonte di energia e fibre utili per una corretta funzionalità intestinale anche in quei giorni.

Magnesio e vitamine del gruppo B, inoltre, partecipano alla sintesi di serotonina quindi ci permettono di tenere sotto controllo la fame nervosa.

Occhio anche a quello che beviamo: evitiamo le bevande ricche di caffeina, sostanze eccitanti o zuccherate, a favore, invece, di un aumento del consumo d’acqua. Quella dei “due litri di acqua al giorno” non è una leggenda metropolitana né un’invenzione pubblicitaria. È un consiglio saggio da seguire.

Quando, però, la ritenzione idrica è eccessiva, possiamo farci aiutare da bevande drenanti come tè verde, tisane, estratti o infusi contenenti betulla. Possono essere utili anche alimenti a base di flavonoidi, di cui sono ricchi i frutti di colore viola, come mirtilli e fragole uva, che hanno un effetto benefico sulla circolazione venosa.

Se poi riusciamo anche a fare un bel carico di endorfine ˗ gli ormoni responsabili del buonumore ˗ allora siamo avanti, e, poiché si sviluppano quando pratichiamo attività fisica, tutte dovremmo dedicare del tempo almeno a camminare o a pedalare.

Per le più allenate, va benissimo anche una corsetta.

Ma per me no, non esageriamo.

Dal mio angoletto è tutto.

Alla prossima settimana!

#prendetevicuradivoi

Dr.ssa Claudia Cocuzza