Quando un video diventa virale, lo ritroviamo ovunque sui nostri social. Volenti o nolenti, è questo il significato di viralità, soprattutto sui social. Lo stesso video lo ripropongono giornalisti, amici, amici degli amici, e senza volerlo, a volte, ci ritroviamo anche noi tra i condivisori del video.
Ma quando il video è un food video?
Centinaia, migliaia di food blogger, amateur, food makers in giro per tutto il mondo si mettono a riproporlo, rifare nelle proprie cucine l’idea culinaria, a volte bizzarra, a volte “ignorante”, ma talmente curiosa che pensi, “No dai non è possibile”. E così come centinaia o migliaia di San Tommaso ci si ritrova nella lista della spesa, e sul tavolo di casa, gli ingredienti pronti per rifare quei video.
Non c’è scampo a questo tipo di viralità, non è una semplice condivisione, quella dei food video è la condivisione di un’idea, culinaria, a volte bizzarra, a volte geniale, che “la devo provare per veder se è realmente così”.
Su Tik Tok o Instagram non c’è scampo, puoi essere follower dei più disparati profili food, seri, personali, meno seri, vegani, vegetariani, asian, salutisti, ma quell’idea, di provare a fare quella cosa lì, fatta in quel modo lì, te la ritroverai, con gli ingredienti tipici di quel profilo, ma rivista e fatta in quel modo lì.
Di conseguenza il tuo profilo invaso da reels su reels inerenti Banana Bread, focacce decorate con verdure che imitano un prato fiorito, o fluffy pancakes che sembrano le nuvolette spumose di un qualsiasi cartone animato giapponese.
Gli ultimi trend dal mondo?
Pesto egg – le uova con il pesto
Inutile dirgli e ripetergli che il pesto alla genovese non va cotto, loro continueranno ad amare il pesto fritto con le uova.
https://www.instagram.com/explore/tags/pestoeggs/
Baked Feta Pasta – La pasta al forno con la feta arrostita
Non c’è verso, gli americani amano la cucina italiana, ma non la sanno riproporre.
Così ci ritroviamo reels su reels con teglie di pomodorini e feta cotti al forno usati poi come condimento per una pasta, magari ripassata al forno o servita così mescolata in teglia, con gli ingredienti precedentemente infornati.
https://www.instagram.com/explore/tags/bakedfetapasta/
Nature’s Cereal – cereali naturali
Al limite del video prank ci ritroviamo un’idea a dir poco geniale che consiste nientepopodimeno che: frutta su acqua, tendenzialmente di cocco.
Eh sì, l’acqua sostituisce il latte e la frutta i cereali. Geniale pranking del miglior salutismo in circolazione, e chi ci avrebbe mai pensato?
https://www.instagram.com/p/CMfPzytKeT8/
Gli ultimi due son sulla bocca di tutti, anzi, sullo scroll di tutti ormai.
Tortilla Fold Hack – fare una piadina che si pieghi invece di esser arrotolata
Questa può essere carina lo ammetto, se non fosse stata abusata dal web.
L’idea è quella di fare un taglio dal centro della piadina, fino all’esterno che permetta di rendere la piadina piegabile 1/4 alla volta su se stessa, dando ad ogni quarto di piadina un sapore ed un ingrediente diverso.
Di queste ne ho visto di ogni tipo, salutista e non, vegan, dolce, al posto della piadina venivano usati i pancakes, un foglio di riso e addirittura ne è stata fatta la versione sushi, sull’alga nori.
https://www.instagram.com/p/CMHCqiMiMwR/?utm_source=ig_web_copy_link
Folding sandwich – un sandwich pieghevole
Questo invece è l’idillio alla pigrizia, ma di quel tipo di pigrizia che pensa di far minor sforzo, ma che invece tende a complicarsi la vita. Guardare per credere.
https://www.instagram.com/p/B3Pqsa3B1-8/?utm_source=ig_web_copy_link
Insomma, a volte le idee son carine, altre volte restano solo una variante alla norma che però filmata su un video e condivisa con altre persone non è più norma ma diventa virale.
La cosa curiosa che lascia aperta una strada in questo tipo di viralità però è la base di questa tipologia di video: qui si condivide un’idea che poi viene riproposta e rifatta da altre persone, non è solo mera condivisione di un post.
La potenza di questo concetto potrebbe sembrare banale, ma non lo è, peccato sia sfruttata solo per piccoli giochetti culinari e non per la diffusione di un altro tipo di idee.
Alessandra Collodel