Il Natale è sempre una festività un po’ così nella nostra famiglia. Come vi raccontavo l’anno scorso, il Sior Pare viene completamente preso dalla cucina per almeno 3 giorni, mentre a me tocca l’incombenza di far tutte le spese e prendere i vari regali. Ormai anche quelli per me.
Vivere con un ipovedente vuol dire che lui può pagare solo con contanti, non riesce a prelevare nè a usare bancomat o carta di credito perché non può digitare il codice. Così il nostro rito di andar a far le spese insieme prima di Natale si è un po’ allentato, tra i contagi che aumentano e la calca pre natalizia, il più delle cibarie siamo andate a prenderle per tempo.
Vicino a casa nostra ci sono vari supermercati, ma un po’ perché non riesce a capire dove sono le cose, un po’ per abitudine, va principalmente in due. Uno proprio a 500 metri più economico per la spesa di tutti i giorni e poi l’ipermercato molto più grande e con tutte le cose di marca. Sopratutto nel secondo bisogna sempre stare attenti, dal mettere nel carrello cose inutili a prendere cose sbagliate o già comprate è un attimo!
Inizia così la nostra spesa:
- “Cossa fazemo aea vigilia? Pesse? Tol el Prosecco bon. E a Nadal? E Capodanno? (Cosa facciamo alla vigilia? Pesce? Prendi il Prosecco buono. E a Natale? E Capodanno?)”
In fondo poi si mangiano ogni anno sempre le stesse cose. Per cui lui ha la lista già ben fissata in testa:
- “Vedeo rosto, zambon, saeame, polpeton, macinato, bisi. Ah, tol el mandorlato e tuti i dolsetti. I canelloni i gavemo? E ea besciamella par i caneeoni ?(Vitello arrosto, zampone, salame, polpettone, macinato, piselli. Ah, prendi il mandorlato e tutti i dolcetti. I cannelloni ce li abbiamo? E la besciamella per i cannelloni?)”
- “Papà, sai che non possiamo mangiare la besciamella perché c’è il lattosio… la facciamo a casa con il latte di riso….“
- “Ah. Vabè, fa ti. (con fare schifato) Passata e tortellini. Un toco de carne da far brodo, ea gaina ti no ti ea magni… i grissini boni! E dopo… el pesse ti va torlo da Fabio? (Ah. Va bene, fai tu. Passata e tortellini. Un pezzo di carne per fare il brodo, la gallina tu non la mangi… i grissini buoni! E dopo… il pesce vai a prenderlo da Fabio? (NDA.: Nostro pescivendolo di fiducia)”
- “Già ordinato per il 24 papà…“
- “So drìo desmentegarme qualcossa de sicuro… (Mi sto dimenticando qualcosa di sicuro…)”
- “Abbiamo tempo, non ti preoccupare…“
- “Ciò, ecco! L’aperol! E ea Vecchia Romagna, già che ti ghe xe tol anca ‘na botiglia de Graspa par i momenti tristi! A vini come semo? E el Panduro! Trovighene uno de bon e un panetòn de quei smarsi che me eo magno in ‘sti giorni… (Eh, ecco! L’aperol! E la Vecchia Romagna, già che ci sei prendi una bottiglia di Grappa per i momenti tristi! A vini come siamo? E eil Pandoro! Trovane uno di buono e un panettone di quelli da poco che me lo mangio in questi giorni…)”
- “Papà, dovresti metterti a dieta e non mangiare o bere schifezze!“
- “Xe Nadal, se pol! (È Natale, si puo!)”
- “E ea besciamella ti ea ga tolta? (E la besciamella l’hai presa?)”
- “Te go ditto che no podemo e la facciamo noi! (Ti ho detto che non possiamo e la facciamo noi!)”
- “Ah…“
Puntualmente nei giorni precedenti continua a farsi l’elenco mentale di cosa cucinare e cosa manca da comprare. Io intanto continuo ad andare a far la spesa settimanale e prendo quello che manca.
- “Sior Pare, vado a far la spesa, ti serve qualcosa?”
Lui riparte con l’elenco
- “Vedeo rosto, zambon, saeame, polpeton, macinato, bisi. Dolsi, vini, Aperol, Graspa e Vecchia Romagna. Un Panduro. El pesse ti va da Fabio…. Ah ecco cossa che me manca! Tolme a Besciamella par i caneeoni ripieni! ((Vitello arrosto, zampone, salame, polpettone, macinato, piselli. Dolci, vini, Aperol, Grappa e Vecchia Romagna. Un Pandoro. Il pesce vai da Fabio… Ah ecco cosa mi manca! Prendimi la besciamella per i cannelloni ripieni!)”
- “La facciamo noooooiiiiiii!“
- “Ah.“
Il Natale rimane sempre una festività un po’ malinconica, soprattutto da quando Siora Mare non abita più con lui. Per quanto metta le lucette fuori, gli addobbi in casa e i suoi mille presepi dal mondo, in questi giorni sente ancora di più la sua mancanza.
In questo caso è un attimo trovare il regalo perfetto per lui. La foto del loro cinquantesimo anniversario di matrimonio in formato A4 dentro ad una cornice. Dopo una super mangiata di pesce e la classica visione di “Piccole Donne“, “Pomi d’ottone e manici di scopa” e il finale di “Una poltrona per due”, ecco scoccare la mezzanotte.
Come l’anno scorso gli ho portato giù il mio albero di Natale con tutte le lucine e gli ho messo sotto tutti i regali.
- “Ciò, ma ti ga fato l’albaro? Ma xe queo tuo de sora? Ma xe ancora e baette dea Disni de co ti geri picoea? E varda regai… mi no te ga fato niente… ti te ga tolto qualcossa almanco? (Eh, ma hai fatto l’albero? Ma è quello tuo di sopra? Ma sono ancora le palline della Disney di quando eri piccola? E guarda i regali… io non ti ho fatto niente… ti sei presa qualcosa almeno?)”
- “Ho fatto l’abbonamento del giornale con la tua carta di credito, a posto così!“
- “Ma nooo, tolte qualcossa, mi no posso… Va ben, eora questo, a palpo, xe un magion. Grassie. E questa xe ‘na cornize… (Ma nooo, prenditi qualcosa, io non posso… Va bene, allora questo, a tastoni, è un maglione. Grazie. E questa è una cornice…)”
La apre, ci mette un attimo a capire. Per quanto grande non riconosce le forme. Ma gli occhi dell’amore ci vedono sempre bene.
- “Ea me Chicca… varda che bea… grassie de cuor…“
Si abbraccia tutto commosso la sua cornice e se la va a mettere sul comodino. Torna con ancora gli occhi lucidi e felici.
- “Xe tardi, vago in letto che doman go da cuzinar un boto de roba! Grassie del regaeo, ora go ea me Chicca sempre vissina… ‘scolta, ma aea fine par doman ti me ga tolto ea Besciamella par i caneeoni? (È tardi, vado a letto che domani devo cucinare un sacco di cose! Grazie del regalo, ora ho la mia Chicca sempre vicina.. Ascolta, ma alla fine per domani mi hai comprato la Besciamella per i cannelloni?)”
Buon Natale da tutti noi <3
Anna