Le Smanie per la villeggiatura del Sior Pare sono state finalmente esaudite, ed eccoci bel belli all’Hotel Mioni Royal San di Montegrotto Terme (PD), come per quei tre giorni di fuga e relax per il mio compleanno.
Visita fatta, valigie portate in camera, due chiacchere con la stupenda responsabile del Centro Benessere per capire che trattamento regalarmi per queste vacanze e via verso le piscine.
- “Ma come funsiona? Ma ghe xe soeo ea piscinetta dove gerimo ‘sto inverno? (Ma come funziona? Ma c’è solo la piscinetta dove eravamo questo inverno?)”
- “Ma no papà, c’è la piscina grande, ti ricordi che uscivamo e l’acqua era bollente e fuori freddissimo? E ci sono gli ombrelloni e le sdraio.“
- “Boh… ‘desso vardarò… ma bisogna ‘fitarli? (Boh… adesso guarderò… ma bisogna affitarli?)”
- “Sicuramente vedrai… Ma cossa ti vol vedar che ti xe orbo?!? Comunque no, come questo inverno ti metti su un lettino libero e basta. (Sicuramente vedrai… Ma cosa vuoi vedere che sei orbo?!?)”
Con nostra gioia c’è poca gente, in fondo è presto. Troviamo un ombrellone e i lettini a bordo piscina giusto fronte bar. Zona perfetta per aver sia sole che ombra alla bisogna, ma soprattutto potersi prendere una birretta fresca per ristorarsi!
- “Ma dove magnemo dopo? In albergo come staltra volta? (Ma dove mangiamo dopo? In albergo come l’altra volta?)”
- “No papà, abbiamo fatto la mezza pensione. Non ha senso ogni volta dover andar su in camera a cambiarsi per andar al ristorante quando abbiamo il bar qui dove possiamo tranquillamente mangiare in costume.“
- “E cossa se magna? Panini? (E cosa si mangia? Panini?)”
- “Anche. Dopo vediamo il Menù.”
Uomo concreto il Sior Pare, deve sapere cosa si mangia e dove come priorità.
La mattinata scorre via veloce, tra relax e una birretta fresca. Pranzetto veloce con un Hamburger e poi di nuovo bel belli sotto all’ombrellone a sonnecchiare felici.
Intanto ha già conosciuto più o meno mezzi ospiti dell’albergo, facendo battute sul suo essere “Influenser, che no xe ‘na maeattìa (Influencer, che non è una malattia)”.
Nel pomeriggio finalmente lo porto a fare un tuffo in piscina.
- “Ma ea sarà freda… (Ma sarà fredda…)”
- “Ma no papà, non ti ricordi questo dicembre che era caldissima? Sono acque termali.“
Con un po’ di titubanza scende in piscina e si immerge. Gli metto subito sotto alle braccia due salvagenti lunghi colorati e me lo porto in giro. Lui sembra un bimbo felice per la prima volta al mare.
- “Mi raccomando, il Dottore ti ha detto di star in acqua al massimo 10 minuti e di bere tantissima acqua in questi giorni.“
- “Va ben, va ben… ma quando ussimo dall’acqua se toemo ‘na biretta? (Va bene, va bene… ma quando usciamo dall’acqua ci prendiamo una birretta?)”
- “Hai finito di berti il litro d’acqua preso a pranzo?“
- “Ghe ne go bevùo un fià… (Ne no bevuta un poco…)”
- “Eora gnente biretta finché no ti finissi l’acqua, l’hai sentito il Dottore! (Allora niente biretta fino a che non finisci l’acqua, l’hai sentito il Dottore!)”
Alle 18 circa ce ne torniamo in camera, il tempo di farsi una doccia, svuotare la valigia, farsi belli e scendere a cena.
Visto che abbiamo ordinato entrambi pesce, prendiamo una bottiglia di vino bianco. Dopo poco arriva la cameriera:
- “Chi assaggia?“
- “Io, grazie.“
Il tempo di porgerle il bicchiere, annusare il vino e il Sior Pare letteralmente si lancia col suo bicchiere in mano verso la povera cameriera:
- “Butine un fià anca a mi! Buta buta! (Mettine un po’ anche a me! Metti metti!)”
Finita la cena è ora di correre in stanza, è mercoledì sera e c’è il nuovo programma preferito del Sior Pare da guardare!
Il primo giorno di ferie finisce così, ognuno in camera sua e nanna presto, che da domani si iniziano seriamente le vacanze!