Sior Pare e le smanie per la villeggiatura

Quando arrivano i primi caldi il Sior Pare inizia subito con la tiritera:

  • Quando ‘ndemo a Caorle? (Quando andiamo a Caorle?)”

Gli anni passano, ma la sua voglia di vacanze e mare non passa mai. Quest’anno però tra i mille impegni e il gran caldo non sono mai riuscita a portarlo.

Vedendo le alte temperature di luglio però non ne ero nemmeno invogliata. Tre piani di scale senza ascensore, non c’è l’aria condizionata, devi far la spesa, lavare, cucinare… Naaaa. E visto che il Sior Pare si era innamorato di quella piccola vacanza di 3 giorni per il mio compleanno...

  • Sior Pare, cossa ti dixi se invesse de ‘ndar Caorle come sempre, ‘ndassimo ae Terme come a Nadal? (Sior Pare, cosa dici se invece di andare a Caorle come sempre, andassimo alle terme come a Natale?)”
  • A Montegrotto? A farme i fanghi, servii e riverii? Me par ben! (A Montegrotto? A farmi i fanghi, serviti e riveriti? Mi sembra bene!)”

Alla fine anche io erano 6 anni che non mi facevo una vacanza seria e Dio solo sa quanto bisogno avessi di staccare e riposarmi un po’. Decidiamo di partire il 16, giusto per poter festeggiare degnamente come ogni anno Ferragosto con grigliata e poi pizza alla sera.

Ovviamente questo comporta fare tutto di corsa perché fino al 13 io lavoro e il 15 saremo tutto il giorno impegnati. Per cui pulisci, lava, fa la spesa, prepara il giardino per la grigliata, fa la valigia. Arriva il 14 sera:

  • Sior Pare, hai preparato la valigia?
  • No, xe presto, tanto partimo tra 3 giorni… Ghe meto n’atimo. (No, è presto, tanto partiamo tra 3 giorni… ci metto un attimo.)”
  • Non ci metti un attimo, devi tirare fuori tutti i vestiti, provarteli e farmeli vedere che non siano macchiati. Hai tutte le camicie rovinate! E partiamo tra 2 giorni all’alba, che alle 9 hai la visita con il Dottore delle Terme!
  • Vabbè, ma e me va ben… Po’ go tuto doman… (Vabbè, ma mi vanno bene… Poi ho tutto domani…)”
  • No papà, domani mattina abbiamo la grigliata e alla sera siamo in pizzeria come sempre!

Mesto se ne va in camera, tira fuori la roba, se la prova, passa sotto al mio vaglio inquisitorio del controllo qualità macchie. Intanto io controllo ci sia tutto il necessario per 6 giorni di vacanza. Vestiti, biancheria intima, spazzolino, dentifricio, ciabatte, costumi, cartella clinica più una borsa solo di medicine.

Un secondo controllo qualità viene eseguito anche dalla fida Yoshiko, che decide di dormire in mezzo a tutti quei bei vestiti puliti.

È il gran giorno, finalmente si parte! Lui sembra uno scolaretto al primo giorno di scuola, non sta nella pelle.

  • Ma andemo al soito albergo? Me par che se semo stai ben a Nadal. Ma ‘desso i me fa ea visita par farme i fanghi? (Ma andiamo al solito albergo? Mi pare che siamo stati bene a Natale. Ma adesso mi fanno la visita per farmi i fanghi?)”

Arriviamo, come al solito, spaccando il minuto. Il Dottore guarda la cartella medica, gli misura la pressione, lo guarda un po’:

  • Allora Signor Andrea, fanghi è meglio non farli con questo caldo e le sue problematiche. Le faremo dei bagni termali con acqua tiepida. Poi nel pomeriggio vada un po’ in piscina e si muova, bagni brevi ma deve fare movimento e dimagrire!

Il Sior Pare borbotta qualcosa, si cambia e va a farsi il trattamento. Io intanto scarico la macchina in attesa che ci diano le camere e vado a far colazione, in fondo sono in piedi dalle 7.

Tramezzino e birretta per me. Che la vacanza abbia finalmente inizio!