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La forza dell’amore

Sono rimasta particolarmente colpita dalla tragedia con il lieto fine che ha colpito l’Europeo sabato scorso.

Un Europeo 2020, posticipato nel 2021 a causa della pandemia che ha colpito il mondo. Per tutti noi è stata una vittoria vedere l’apertura di questo evento perchè in qualche modo ci ha fatto sentire di ritornare piano piano alla normalità. Ma questa è un’altra storia.

Quello che è capitato durante la partita Danimarca – Finlandia è ormai noto a tutti. Analizzato da ogni punto di vista, il malore di Eriksen mentre giocava con la sua nazionale ha tenuto tutti con il fiato sospeso ed è stato raccontato in ogni sua sfumatura: dalla forza dei suoi compagni di squadra, dal sangue freddo del suo capitano, Kjaer, che ha mostrato un’umanità che quasi ci siamo dimenticati, fino al parere dei medici, sia di quelli intervenuti subito sia di quelli che lo seguono nell’Inter. Tutte le persone coinvolte direttamente hanno condiviso pensieri ed emozioni mettendo da parte la visione robotica che certi personaggi pubblici possono avere davanti ad uno schermo e mostrando quella sensibilità di cui forse il mondo ha davvero bisogno, ora più che mai!

Improvvisamente le polemiche, le critiche, gli insulti, i nervosismi legati ai temi maggiormente sentiti in questo periodo sono stati tutti messi da parte. Abbiamo aperto il nostro cuore, abbiamo aperto il cassetto delle emozioni che forse scricchiolava perchè era da tanto che non veniva tirato. Ci siamo resi conto di quanto labile è la nostra vita, di quanto importante è vivere con consapevolezza, amore e gioia ogni secondo della nostra esistenza. Ci siamo ritrovati a sentire l’empatia, quella sconosciuta, che ci ha fatto mettere i panni di coloro che stavano vivendo sul campo quella tragedia.

Per un attimo è stato come se tutti fossimo lì, affianco a lui, a tenergli la mano per dargli la forza di combattere, di reagire e di rialzarsi!

Eravamo lì, con la mano sulla bocca, le lacrime agli occhi e le orecchie tirate ad ascoltare ogni minimo commento che proveniva dalla TV o dalla radio, pregando come se quel ragazzo esanime sul terreno da gioco fosse nostro figlio.

Lo stadio ammutolito, gli spettatori atterriti, i tifosi di tutto il mondo sconvolti. Ma in questa tragedia, siamo riusciti a sentire una forza grande dentro di noi, che ci faveva sperare e pregare in un miracolo. Per lui, che non meritava un’epilogo simile (nessuno lo merita), e per la sua famiglia, soprattutto.

L’intervento del suo compagno di squadra, nonché capitano, Kjaer, insieme a quello dei medici che sono tempestivamente intervenuti ad assistere Eriksen sono stati assolutamente decisivi per salvare la vita al giocatore.

Ma tutti noi, contemporaneamente, ci siamo ritrovati uniti da un filo di speranza che ha fatto il giro del mondo, collegando tutti i nostri cuori e dando vita ad un’energia potentissima trasmessa direttamente a lui. Unendo i nostri cuori per un fine unico, abbiamo contribuito alla realizzazione di un piccolo grande miracolo!

Perché l’Amore è una forza potentissima che trascende spazio e tempo e fa accadere cose meravigliose!

Michelle