Don Fortunato di Noto. La mia battaglia in difesa dei bambini

La vita e l’attività di don Fortunato Di Noto, fondatore dell’associazione Meter, da molti anni in prima linea nella lotta alla pedofilia e alla pedopornografia, diffusa soprattutto in rete.

 “Grazie, sono libero, ma ora grida. Grida per me e per tutti gli altri bambini”.

Queste sono le parole scritte a don Fortunato da Carlos, un bambino brasiliano che per due anni era stato segregato e ripetutamente abusato da una banda di pedofili. Le foto di quegli abusi venivano scambiate e vendute in Internet. Carlos venne liberato dalla polizia nel corso di un’operazione scattata in seguito a una segnalazione partita dall’altra parte del mondo, da Avola, in provincia di Siracusa.

Carlos è stato il primo bambino liberato da don Fortunato Di Noto. Per capire la portata del fenomeno e conoscere più a fondo l’attività di questo prete più volte minacciato, Roberto Mistretta si è recato ad Avola, nella sede dell’associazione Meter, da lui fondata, e ha parlato a lungo con don Fortunato.

Ne è nato un libro, testimonianza della lotta di don Fortunato in difesa dei bambini e per un mondo che rispetti la loro dignità.

Note sull’Autore

Roberto Mistretta vive e lavora a Mussomeli (CL). Laureato in scienze della comunicazione, scrive sul quotidiano La Sicilia. Autore di una serie di romanzi gialli, nel 2019 ha vinto il Premio Tedeschi Giallo Mondadori. Ha al suo attivo anche volumi di impegno sociale. Con Paoline ha pubblicato la biografia Rosario Livatino. L’uomo, il giudice, il credente (2015).