Vade retro, Curriculums

Se i francesismi, invero, sono quei termini francesi che importiamo e restano invariati nella loro forma originale, lo stesso vale per gli inglesismi, dentro ai quali si nascondono, altresì, alcune insidie.

Iniziamo con gli errori più comuni del linguaggio moderno.

Non di rado si sente parlare, o si usa dire, “i fans/ le stars/ i followers”.

La regola italiana doc vorrebbe che gli inglesismi anche al plurale rimanessero al singolare e per indicare il variare del numero, cambiasse unicamente l’articolo.

Perciò i termini di cui sopra, al plurale, seguendo la regola, sarebbero: i fan, le star, i follower.

Poi ci sono quei falsi inglesismi, che a dire il vero sarebbero dei latinismi: summit, che in inglese (britannico, visto che pare che in America si usi tendenzialmente la maniera “classica”) si pronuncia “sammit”, ma in latino invece resta invariato dalla forma scritta e curriculum, che certe volte al plurale viene detto “curriculums”, quando sarebbe invece “curricula”, perché è un termine di genere neutro latino, che ancora una volta poco ha a che vedere con l’inglese.

Tra quegli inglesismi abusati si ritrovano poi parole come “meeting”, “team”, “reunion”, che in italiano hanno un corrispettivo diretto, ovvero “incontro”, “gruppo”, “riunione”, al contrario di altri termini, che per quanto siano stati tradotti non rendono la stessa idea, come “computer”, in italiano reso con “elaboratore”, o “calcolatore”.

Certo, in un mondo globalizzato che fa ampio uso di Internet e deve necessariamente trovare un ponte comunicativo con altre culture, è normale che anche nella lingua parlata, a un certo punto, vi sia una certa influenza.

Lo insegna anche la storia.

D’altra parte, come sempre, c’è una misura nelle cose e mettere da parte totalmente quelli che sono i propri usi, per sfruttare (talvolta anche in maniera scorretta, come nel caso di “summit e “curriculum”) quelli altrui, appare come una storpiatura e quasi come una rinnegazione delle proprie origini.

La causa di questo si può anche cercare nel divieto che durante gli anni della dittatura veniva imposto nei confronti di ogni cosa provenisse dall’estero, combattuta con l’estremo opposto dei nostri giorni.

Sostanzialmente si può riassumere tutto con due parole: informazione e moderazione.