Focus on protezione solare

Metà giugno: non so da voi, ma qui in Sicilia si va già al mare.

Parliamo allora di protezione solare.

In realtà, la pelle va protetta dal sole, soprattutto quello estivo, sempre e ovunque, non solo al mare.

È infatti buona norma proteggere quanto meno il viso tutto l’anno, perché, anche se non li avvertiamo, i raggi UV ci raggiungono ugualmente, provocando la produzione di specie reattive dell’ossigeno che interferiscono con la struttura della pelle: l’esposizione ai raggi solari provoca fotoaging, estate e inverno. Questo è comunque l’effetto indesiderato meno grave: i radicali liberi sono in grado di interagire con il DNA, causando mutazioni da cui, se non correttamente riparate, insorgeranno tumori.

Non è terrorismo, è informazione.

Il sole è un grande alleato della nostra salute: 15 minuti di corretta esposizione solare permettono l’assorbimento della vitamina D che assumiamo mediante l’alimentazione, l’integrazione o i farmaci, quindi ci aiuta a prevenire l’osteoporosi.

La questione è esporsi al sole correttamente.

Iniziamo col dire che non esiste una protezione solare in grado di proteggerci al 100%, per cui, all’applicazione di un buon prodotto solare, dobbiamo associare l’adozione di norme comportamentali adeguate.

Il buon senso ci consiglierà di evitare l’esposizione nelle ore più calde e di proteggere occhi, testa e corpo con indumenti e accessori adatti, perciò cappello a falda larga, occhiali da sole e abiti traspiranti e schermanti.

A questo punto dobbiamo scegliere la protezione solare che fa al caso nostro.

Negli ultimi anni, per fortuna, la normativa europea è diventata stringente in relazione alla classificazione dei prodotti solari. È prevista una scala in SPF che va da un minimo di 6 a un max di 50+, così ripartita:

•          Da 6 a 10: protezione molto bassa

•          Da 15 a 25: protezione media

•          Da 30 a 50: protezione alta

•          50+: protezione molto alta

Ergo, non chiedete mai più una protezione solare SPF 100.

Mai.

Più.

Detto questo, come scegliere la protezione solare più adatta a noi?

In base al nostro fototipo, ovvero se siamo un fototipo 1 (occhi chiari e carnagione chiara, capelli biondi o rossi) non possiamo mai scendere sotto una 50+, se invece siamo un fototipo mediterraneo (carnagione bruna, occhi e capelli scuri) possiamo partire da una 30 per poi scendere dopo aver preso la prima abbronzatura.

Domanda: se mettiamo una protezione 50+ rimaniamo bianchi come mozzarelle?

No, e per farvi capire perché devo spiegarvi cosa significa SPF.

Ma magari ve lo spiego la prossima volta, altrimenti finisce che vi distraete e le mie saranno solo parole al vento.

#prendetevicuradivoi

Dr.ssa Claudia Cocuzza