Ditelo con le erbe aromatiche

Le piante aromatiche ci accompagnano da sempre in cucina, c’è chi ne usa di più e chi di meno, ma sono le migliori amiche per coloro che hanno la passione di armeggiare con fornelli, forno & Co.

E se non fossero solo amiche dei cuochi?

C’è un meraviglioso linguaggio che prevede anche le nostre beniamine delle ricette, ovvero quello “dei fiori”, un aiuto per chi fatica con le parole a esprimere se stesso con la medesima efficacia e un tocco quasi romanticamente nostalgico.

In questo misterioso linguaggio, troviamo il basilico che richiama odio e il timo vita, l’erba (anche la cipollina) “utilità” e la salvia “stima”, ma perché mai assumono questo significato?

La spiegazione del significato del basilico data nel diciannovesimo secolo, sta nel fatto che il Basilico è un animale immaginario che con il solo uso degli occhi riesce a pietrificare, infatti si usava (e a volte ancora “usa”) la dizione “due occhi di Basilico”.

Oggi questa creatura è più conosciuta come Basilisco e “Harry Potter e la Camera dei Segreti” ne dà una rappresentazione alquanto terrificante, che ben si attaglia al significato che poi la piantina assume, “odio”, perché questo è un sentimento che “rende di pietra”.

D’altra parte per la somiglianza che “Basilico” e “Basilisco” hanno, oggigiorno è stato attribuito alla pianta il contrario di ciò che significava a causa del mostruoso essere, ovvero “salvezza o protezione”, quindi sarebbe quasi un antidoto.

A colui che la sceglie come messaggio sta l’onere di accompagnarla con altri elementi che rendano manifeste le intenzioni, che si tratti di segnali verbali o non verbali dove anche i colori e altri fiori possono aiutare.

Il timo invece è più immediato da comprendere, perché è sempre attorniato da insetti e pertanto brulica di Vita, proprio come la terra su cui cresce ogni cosa ci circondi e che è rivestita di erba, alla quale viene invece collegato il significato di “utilità”, proprio perché si trova quasi ovunque e nutre gli animali che poi danno sostentamento all’uomo con la loro carne o i prodotti derivati.

La salvia, infine, indica “stima” perché ritenuta la pianta più benefica tra le varie aromatiche e se si considera il suo ampio uso nell’ambito odontoiatrico si spiega il motivo, e ciò che fa bene non può che essere stimato.

Silvia Costanza Maglio