Gli aromi estivi, il basilico e le erbe aromatiche

L’esplosione dei profumi e degli aromi in cucina in questa stagione è incomparabile.
Le erbe aromatiche, che dalla primavera e per tutta l’estate ci accompagnano, diventano un ingrediente immancabile nei piatti estivi. Riescono a dare quel carattere e quella freschezza che in altri periodi dell’anno non riusciamo ad avere. Una ricetta che le usi la potete trovare in Bon Appétit.

Da sempre il basilico è la pianta che, seduta in prima fila, ci accompagna in tutti i piatti caratteristici della cucina mediterranea, dalla pizza ai sughi per la pasta, dalla parmigiana alle insalate fresche o alla caprese, tipico piatto estivo per antonomasia.
Ma non solo il basilico. L’erba cipollina, la menta, il timo, la maggiorana, la salvia, tutte erbe aromatiche che, se fresche, riescono a dare un’altra faccia ai piatti.

Ci tengo a sottolineare il “se fresche” perché le erbe che troviamo essiccate tra gli scaffali dei supermercati, riescono sì a profumare, ma non danno lo stesso sapore pieno che le piante, presenti magari nel nostro giardino o terrazzo, riescono a dare.
Le modalità di coltivazione sono varie. Si possono tenere in un giardino verticale, anche in casa, se non si ha spazio, per chi ha un terrazzo semplicemente in vaso, o in giardino per i più fortunati.

Ogni pianta ha ovviamente le proprie esigenze. Se infatti l’erba cipollina o il timo possono tranquillamente crescere in vasi piccoli facilmente utilizzabili in un giardino verticale, difficilmente il basilico o la menta riescono a sopravvivere.
D’altronde ogni pianta ha un proprio carattere e il basilico e la menta hanno, diciamo così, un carattere che ha bisogno di spazio.

Questa scoperta l’ho fatta quando, anni fa, il mio coinquilino decise di comprare delle piante da tener in terrazzo, dimenticandosi la differenza tra il comprarle e il prendersene cura.
Le mise in vasi da due, e da subito capiì che qualcosa non andava quando, menta e basilico, appassivano e perdevano foglie. Erano depresse, o forse si stavano antipatiche a vicenda secondo la mia immaginazione, non lo sapevo.

Io ora scherzo, ma istintivamente le cambiai di posto, distanziandole, spostando semplicemente la posizione dei vasi, e iniziarono a riprendere forma e colore.
Dentro la mia testa è rimasta questa immagine dell’antipatia ancestrale tra la menta ed il basilico che si tirano gomitate l’una con l’altra.

Da un punto di vista botanico, approfondendo la questione, ho scoperto poi che ognuna ha bisogno di un suo spazio dedicato, che le radici della menta sotto terra creano degli stoloni, grazie ai quali creano altre piccole piantine e che per questo necessita di uno spazio maggiore e più acqua rispetto al basilico.
Insomma, ogni pianta ha il suo carattere, e la menta è… piperita.

Altri aromi, invece, non hanno particolari necessità di spazio o antipatie ancestrali… almeno così credevo.
Nell’agricoltura biodinamica infatti queste “antipatie”, come mi piace definirle, esistono.
Mi spiego meglio. Ogni pianta, per questioni fisiologiche, emette odori o sostanze nel terreno che attirano o repellono determinati insetti, che aiutano le piante vicine a crescere, o repellono quelli che le danneggiano. Oppure, per semplici questioni fisiche, per esempio gli arbusti alti, aiutano le piante più basse a crescere semplicemente facendogli ombra.

L’orto biodinamico ci appare così una grande comunità che si aiuta e si spalleggia a vicenda se ha il vicino di casa giusto!
E questa è un’immagine che mi piace sempre custodire quando, prendendo le piante dal vivaio, inizio a posizionarle sul terrazzo, proprio perché è importante avere il vicino di casa giusto.
Agricoltura biodinamica a parte, non è difficile mantenere le erbe aromatiche in casa, basta prendersene cura, come per ogni cosa in cucina.

E se ce la posso fare io che ho il pollice nero, ce la potete fare anche voi!

Alessandra Collodel