Mai rassegnarsi

Spesso mi capita di raccogliere i racconti di chi si sente frustrato, infelice, depresso. Di chi pensa che non ci sia niente di importante che possa cambiargli la vita. Di chi è talmente pessimista sulla possibilità che ci possa essere qualcosa da fare per stare bene.

C’è chi pensa che si nasca fortunati o sfortunati: quelli a cui va tutto bene, si trovano il compagno giusto, fanno una vita facile, comoda. Tutto fila liscio. E quelli in cui tutto è in salita. Anche se uno si sforza, la vita ti porta dove vuole.

Penso sempre che le persone che si mettono in discussione e fanno il loro percorso di consapevolezza siano quelle che stanno dalla parte dell’energia vitale, che si battono per il benessere e la gioia di vivere.
Ma poi, quando raccolgo questi sfoghi in cui c’è chi mi dice che tutto ciò che dico è bellissimo ma poi nella routine di tutti i giorni, le prove a cui ci si deve sottoporre, fanno cadere ogni illusione, penso che indubbiamente ci sono delle ragioni ma sono ragioni che non mi convincono. Non credo ci porti lontano vedere la vita così.

Sono invece convinta che a volte ci sono situazioni, episodi apparentemente insignificanti che ci danno la forza per cambiare. Una forza che se ascoltata ci trascina tanto da farci vedere le cose da una prospettiva diversa e che ci portano a cambiare vita, a trovare la nostra strada.

Il mio lavoro mi ha insegnato che spesso la malattia, il disagio, la sofferenza che proviamo sono in realtà il tentativo di forze misteriose racchiuse nella parte più antica del cervello che cercano di venire alla luce, di fiorire, di sbocciare, di farci cambiare direzione.
E quindi non è affatto vero che qualsiasi cosa facciamo non serve a nulla, perché tanto non fa cambiare nulla.

Noi possiamo essere protagonisti della nostra vita, quanto più facciamo emergere la nostra essenza, quanto più evitiamo di essere come ci vogliono far diventare gli altri, quanto più siamo simili alla nostra parte più profonda.
Da quanto punto di vista la depressione e l’ansia ci possono aiutare per non diventare vuoti, inutili, senza senso.

Tutto questo star male a volte mette in evidenza il fatto che noi stiamo chiudendo la porta alla nostra essenza, alla sua forza, alla sua voglia di portarci a navigare nel mare della vita usando altre risorse che sono già in nostro possesso.

Maura Luperto