Tina Anselmi, una vita per la democrazia

Partigiana, parlamentare, la prima donna a diventare ministro in Italia: Tina Anselmi ha dedicato tutta la vita alla democrazia e ai destini delle donne: nella scuola, nel sindacato, nel movimento femminile della Democrazia Cristiana. Deputato per sei legislature, è stata ministro della Sanità e ministro del Lavoro. Si deve a lei la legge sulle pari opportunità. Il 25 aprile il film in prima serata su Rai 1. Da Chiarastella Campanelli il libro Tina Anselmi | La ragazza della Repubblica.

Se vuoi cambiare il mondo, devi esserci”. Questa la profonda convinzione di Tina Anselmi, maturata quando nel 1944 viene condotta, insieme a tutti gli studenti di Bassano, davanti al triste spettacolo di 31 uomini impiccati dai tedeschi.

Partigiana a sedici anni, sindacalista in difesa delle operaie, prima donna ad aver ricoperto la carica di Ministro in Italia nel 1976, Presidente della Commissione di inchiesta sulla loggia massonica P2.

Energica, schietta e coraggiosa, non si tirò indietro di fronte a prove durissime, come quella di annunciare alla famiglia la morte di Aldo Moro.

Spesso unica donna in un mondo di uomini, la sua vita è stata quella della nostra democrazia. Un personaggio al quale il 25 aprile, in prima serata su Rai 1, dà voce e volto Sarah Felberbaum in “Tina Anselmi. Una vita per la democrazia”, firmato da Luciano Manuzzi e coprodotto da Rai Fiction e Bibi Film.

Per l’attrice protagonista “la scena più difficile è stata l’ultima, dovevo capire cosa stavo dicendo sulla Commissione P2. Dovevo avere confidenza con quel concetto. Il momento più emozionante, il racconto intorno al rapimento di Aldo Moro“.

“Questo film-tv può accendere qualche lampadina su come andrebbe fatta la politica, con toni più pacati”. Sarah Felberbaum

C’è voluto tempo per produrre questo film-tv. Raccontare Tina è una grande responsabilità, va dato conto di quello che ha fatto: me la ricordo bene, quando ero un ragazzo di sinistra era un mito. Volevamo realizzare un prodotto godibile per il pubblico di Raiuno, sono contentissimo che vada in onda il 25 aprile, è un gesto di affetto per Tina. Questi biopic sono importanti per rimettere sotto i riflettori che altrimenti rischiano di essere dimenticati“, ha spiegato Angelo Barbagallo di BibiFilm.

LA RAGAZZA DELLA REPUBBLICA

Tina Anselmi è anche la protagonista del libro di Graphofeel Edizioni La ragazza della Repubblica di Chiarastella Campanelli: dalla penna limpida e coinvolgente della scrittrice romana, una biografia che restituisce il sentimento di una figura femminile straordinaria e modernissima, il cui ruolo nella storia d’Italia è ancora tutto da scoprire.

Tina era una persona ottimista e lungimirante, aveva fiducia in un domani migliore, questo la rendeva battagliera e forte. Teneva molto alle giovani generazioni, a farle crescere con una coscienza attiva e saggia, per lei “la memoria” era fondamentale. Ho amato il suo lato di animo nobile che stava nell’accoglienza e nella tolleranza verso l’altro, anche di chi la pensava diversamente da lei e non perché se ne sentisse superiore, ma perché in uno sforzo di comprensione capiva che ognuno a suo modo ha qualcosa da dare e che questo è un arricchimento personale”, commenta Chiarastella Campanelli.

Nel progredire delle pagine, il lettore ha la possibilità di immergersi nella storia pubblica e privata di Tina, osservando la crescita della sua consapevolezza e la genesi della sua passione politica e condividendone il coraggio e le tumultuose tempeste personali.

Chiarastella Campanelli

in copertina, credits foto raiplay