Senso del luogo e del passato: convegno internazionale Iuav su turismo e patrimonio

Un convegno internazionale all’Università Iuav di Venezia indaga sulla fruizione turistica del patrimonio, sui suoi rischi, sul progetto di architettura come strumento di intervento. 148 partecipanti, 15 nazionalità, tre giorni di incontri con 12 sessioni tematiche e 90 interventi tra cui alcune delle voci più autorevoli nell’ambito del restauro, della progettazione, degli studi sul turismo. 14.09.2021 > 16.09.2021 | online.

Nei contesti storici, il turismo può essere un fattore in grado di contribuire allo sviluppo socio-economico e alla conservazione e valorizzazione del patrimonio, ma può rivelarsi anche un agente di degrado o di disturbo.

Come intervenire perché la fruizione del patrimonio non diventi un fattore di rischio? In che modo lo sguardo dell’architetto può contribuire a salvaguardare e valorizzare il carattere dei luoghi connotati dalla presenza di heritage (patrimonio), rispondendo alle molteplici esigenze espresse da abitanti, visitatori, amministratori e operatori del settore?

Come intervenire in quei binomi dal precario equilibrio – salvaguardia / accessibilità, conservazione / fruizione, residenti / turisti – che contraddistinguono tanti luoghi del turismo dell’heritage?

Sono queste alcune delle domande poste ai 148 partecipanti di 15 differenti nazionalità – Brasile, Cuba, Francia, India, Indonesia, Italia, Macedonia, Messico, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Stati Uniti, Turchia, Ucraina – del convegno internazionale “Sense of past and sense of place. Designing Heritage Tourism“.

Promosso dalla rete di scuole di architettura “DHTL – Designing Heritage Tourism Landscapes” e organizzato dall’Università Iuav di Venezia, con il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, del Ministero della Cultura e del Ministero del Turismo, il convegno si propone di ragionare sul concetto di patrimonio attraverso le chiavi interpretative “senso del luogo” e “senso del passato“, indagando le potenzialità, ma anche le criticità correlate alla fruizione turistica del patrimonio.

Dopo i saluti istituzionali del neo rettore Benno Albrecht e di Ana Luiza Massot Thompson-Flores, direttore dell’UNESCO Regional Bureau for Science and Culture in Europe, aprirà le tre giornate di lavoro una sessione plenaria con le relazioni di 4 keynote speakers:

Luigi Franciosini, professore ordinario di progettazione architettonica presso l’Università degli studi Roma Tre e autore (con R. D’Aquino) dell’intervento di restauro e sistemazione museale nell’area archeologica romana dei Mercati di Traiano; Maria Gravari-Barbas, direttrice dell’Institut de Recherche et d’Études Supérieures en Tourisme presso l’Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne;

Mirella Loda, docente di geografia presso l’Università degli Studi di Firenze e membro dell’Expert Working Group for the Safeguarding of the Cultural Landscape and Archeological Remains of the Bamiyan Valley World Heritage Property (Afghanistan) e Dallen Timothy, professore di Community Resources and Development all’Arizona State University.

Le 12 sessioni tematiche ospiteranno 90 interventi, tra contributi teorici e casi studio che attraversano luoghi e problematiche in tutto il mondo.

Si parlerà di un progetto di turismo consapevole per la città indiana di Agra; dell’antica colonia greca di Megara Hyblaea, imprigionata all’interno del paesaggio della costa siciliana dominato dal polo petrolchimico; del caso della collina di Pizzo Sella a Palermo, emblematico della riconquista civica dei beni patrimoniali confiscati alla mafia; del sito archeologico di Italica, in Andalusia, che secondo la tradizione, avrebbe dato i natali agli imperatori Adriano e Traiano. Si esplorerà la possibile fruizione turistica del patrimonio agro-industriale dell’isola brasiliana di Ilhabela. Si ragionerà di “undertourism” e viceversa di “overtourism“, indagando questo fenomeno nella città divenutane simbolo per eccellenza: Venezia. E si parlerà del patrimonio rappresentato dalla laguna, oggetto di nuove forme di speculazione, narrative e finanziarie, la cui promozione va ripensata come “processo condiviso”.

Le giornate di lavoro si concluderanno con una tavola rotonda, coordinata dai tre curatori del convegno, a cui prenderanno parte i 24 Chairs delle 12 sessioni tematiche. Il dibattito finale aprirà un confronto sui temi di maggiore interesse emersi in ciascuna sessione in relazione ad uno dei più importanti fenomeni culturali, sociali ed economici della contemporaneità.

La partecipazione al convegno darà diritto all’attribuzione di CFU ai professionisti. Info e programma: www.iuav.it/dhtl.international.conference.