Versilia, nasce dal mare il Gesù dei pescatori

In Versilia, per la prima volta, nascerà dal mare il “Gesù dei pescatori e della Gente di mare“, la nuova tradizione organizzata da GoVersilia al Pontile del Tonfano di Marina di Pietrasanta.

L’idea nata nella vulcanica mente del Presidente di GoVersilia Katia Corfini ha trovato subito consenso sia fra i parrocchiani che nell’Ufficio Tradizioni Popolari del Comune di Pietrasanta.

Sparsa un po’ la voce hanno aderito con entusiasmo al progetto sommozzatori ed altre associazioni della zona. In particolare, dice Corfini, l’idea è quella di ritrovare le nostre radici semplicemente condividendole con gli altri.

Si tratta di un progetto che è riuscito a riunire realtà locali diverse tra loro. Un Gesù dei pescatori è qualcosa che manca in Versilia e che invece rappresenta uno dei pilastri fondanti della comunità.

Le radici della comunità che ora vive alla Marina di Pietrasanta e che ha reso vivibile questo tratto di costa, un tempo palude ricca di zanzare ma anche di pesce, nascono proprio nel frugale stile di vita dei primi pescatori. Persone semplici ed umili che, nella seconda metà del XIX° secolo, si insediarono lungo la foce del Fiume Tonfalo, località oggi denominata Tonfano.

Persone con mani d’oro. Mani capaci, oltre che a pescare, di lavorare il legno e la pietra, e con loro, altrettanto necessarie furono le mani delle massaie, delle allevatrici e delle contadine. Chi meglio di Sant’Antonio da Padova, paladino di questo tipo di persone, poteva essere messo a protezione della comunità. Antonio, un tempo monaco agostiniano dalla mente fine, divenne quel frate di indole francescana che seppe tradurre il senso del Vangelo ai semplici.

Poi, un giorno ebbe una visione, vide il “pescatore di anime”, Gesù bambino, ai piedi di un albero. Oggi il Fiume Tonfalo è stato interrato e, al posto della sua ampia foce, esiste una piazza che dà accesso ad un pontile. Al fianco del quale è stata posizionata una statua raffigurante il santo. Il cui fusto di appoggio, inserito in acqua e alto 4 metri, potrebbe anche essere la stilizzazione dell’albero dove apparve il giovane figlio di Dio.

Ecco perché la natività del Cristo è giusto che prenda posto davanti agli occhi di Sant’Antonio e, soprattutto, che lo faccia passando per una rete da pesca.

Questa è la nuova tradizione che Marina di Pietrasanta ha iniziato il 24 dicembre 2021 presso il Pontile del Tonfano.

Subito dopo il crepuscolo, la luce di un subacqueo ha portato il Bambin Gesù fino ai piedi della statua del santo. Luce che è stata scortata in superficie da surfisti che, come cavalieri del mare, hanno protetto la natività posizionandosi a cerchio intorno alla statua.

Proprio come se fossero inviati a protezione del nuovo nato. Il subacqueo dopo aver portato in superficie il Cristo lo ha depositato nella rete di una bilancia tipica dei pescatori locali. Un’allevatrice lo ha avvolto con un panno bianco e lo ha passato a Padre Alex per la benedizione.

Poi il sacerdote si è incamminato, seguito dal coro diretto dalla maestra Stefania Goti, fino alla vicina Chiesa di Sant’Antonio del Tonfano dove Gesù ha trovato l’accogliente culla. Lungo il pontile erano presenti luci e figuranti a ricordare i lavori di un tempo, proprio come quelli presenti alla fondazione della comunità di Marina di Pietrasanta.

“Il nostro intento – conclude il Presidente Corfini -è quello di ricordare i mestieri che hanno costituito e continuano a costituire le radici del nostro territorio sin dalle prime aggregazioni. Forse anche perché, a Natale, il ricordo dei nostri nonni e delle nostre nonne alberga ancora in noi, o forse, è solo un modo per ringraziarli della loro tenacia e fatica. Quello che siamo oggi lo dobbiamo in gran parte a loro”.