LNDC salva due cagnoline rapite

Kira e Lera ora sono al sicuro con la loro famiglia ma i casi di animali rapiti sono tantissimi e la maggior parte di loro sono ancora in mano ai loro rapitori. Serve maggiore attenzione nel custodire i nostri amici a 4 zampe, specie se di razza, e un’anagrafe nazionale che renda più semplice rintracciare le famiglie legittime.
Piera Rosati, Presidente LNDC Animal Protection:
 “Una storia a lieto fine, grazie all’intuito e alla caparbietà di Erika, che però mette in luce il dramma dei tanti cani rapiti e del business intorno alla compravendita di cani e di cuccioli”.

Non lontano da un centro commerciale Erika, grande attivista della Sezione LNDC di Grosseto, ha notato due piccole pincher molto spaventate e disorientate, al guinzaglio con due uomini. Per una persona attenta ed esperta di cani come Erika non è stato difficile capire che qualcosa non andava, guardando il disagio espresso dalle due cagnoline. Ha preso quindi coraggio e si è avvicinata ai due uomini, chiedendo loro informazioni sulle due piccole. Da come ne parlavano è apparso subito chiaro che le pincher non erano loro e, dopo aver insistito un po’ e avendo anche minacciato di chiamare i Carabinieri, è riuscita a farsele cedere. Leggendo i microchip è venuto fuori che erano registrate nella Regione Lazio e, grazie a una accurata ricerca sui social, è stato possibile rintracciare la sua famiglia che da settimane le cercava. 

Una storia a lieto fine, grazie all’intuito e alla caparbietà di Erika, che però mette in luce il dramma dei tanti cani rapiti che affligge il nostro Paese”, commenta Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection. “I casi come questo sono davvero tanti ma la maggior parte finisce con un nulla di fatto e gli animali sottratti alle loro famiglie non vengono mai ritrovati. Cani e gatti di razza finiscono spesso nel mirino di ladri e rapitori perché possono essere rivenduti o utilizzati per la riproduzione, per poi vendere i cuccioli. Per questo è molto importante custodirli sempre in sicurezza ed evitare che siano facilmente avvicinabili da sconosciuti.”

Ma un’altra grave mancanza evidenziata da questo episodio è quella relativa a un’anagrafe nazionale. Attualmente, infatti, le anagrafi degli animali d’affezione sono esclusivamente su base regionale e dall’anagrafe nazionale è solo possibile vedere in quale regione l’animale è registrato. Questo però rende difficoltoso risalire ai dati identificativi dei proprietari quando un animale viene rinvenuto su un territorio regionale diverso da quello abituale. La possibilità di accedere ai dati da un’anagrafe nazionale, invece, renderebbe molto più facile ritrovare i legittimi proprietari in caso di animali rapiti, come in questo caso, o smarriti o abbandonati“, continua Rosati

Kira e Lera, questi i nomi delle due piccole pincher, oggi sono finalmente di nuovo a casa con la loro famiglia che ne aveva regolarmente denunciato la scomparsa alle forze dell’ordine, ma tanti altri animali sono ancora in mano ai loro rapitori. Chiunque noti atteggiamenti sospetti non esiti a intervenire e se necessario chiamare le forze di polizia“, conclude Rosati.