La medicina ayurvedica

I Veda (libri sacri della religione indiana) forniscono diverse indicazioni sulla cura di alcune malattie. Tali informazioni sono contenute soprattutto nell’ultimo libro, L’Atharva Veda, che costituisce un vero e proprio prontuario. Proprio dall’Atharva Veda ebbe origine un corpo indipendente di dottrine e di conoscenze che venne chiamato Ayurveda (scienza della vita).

L’Ayurveda è un compendio della scienza medica indù, nato dalla necessità di formare dei professionisti in seguito all’espulsione dei medici dalla casta sacerdotale. Per il fatto di essere costantemente a contatto con sostanze corporali quale il sangue e altri fluidi, infatti, essi erano stati accusati di essere impuri e allontanati dalla casta più elevata della società indiana. Per mantenere il proprio rango, molti medici si misero allora al servizio di famiglie nobili, creando in quel modo una specie di “casta professionale”. Per formare gli appartenenti a tale casta, vennero redatti dei testi (tra i quali i più importanti sono il Caraka Samhita e il Susruta Samhita) che andarono a formare il nucleo della successiva medicina ayurvedica.


I principi della medicina ayurvedica si basano sulla tradizione secondo la quale tutte le parti dell’universo, tutte le rocce terrestri e tutte le forze naturali del cosmo possiedono una forma di sensibilità vitale, simile a quella dell’uomo e degli animali. La coscienza non procede dalla materia: è la materia che si origina dalla coscienza. Tutto il macrocosmo si rispecchia nel microcosmo, il cosmo interiore costituito dal nostro corpo. Ogni essere umano è una copia dell’universo, e ogni parte dell’universo è viva allo stesso modo di una cellula umana. La medicina ayurvedica studia come stabilire e conservare una relazione armonica tra l’unità del macrocosmo e la molteplicità dei microcosmi degli esseri viventi. I testi ayurvedici sono, dunque, un insieme di dottrine e pratiche mediche sia prescritte sia preventive. La dottrina di base è fondata sull’esistenza dei dhatu, o componenti del corpo umano, e la terapia include l’impiego di erbe, massaggi, unguenti, clisteri, docce, diaforetici e, in caso di necessità interventi chirurgici. Inoltre, naturalmente, le pietre.


La medicina ayurvedica ha ereditato dai Tantra l’impiego delle pietre come elemento terapeutico. Nessun testo tantrico menziona le proprietà curative delle gemme, tuttavia i seguaci del tantrismo ricorrevano con frequenza all’uso delle pietre sotto forma di ossidi, polveri o impasti.


Questo utilizzo fu ripreso dalla medicina ayurvedica. L’assorbimento di tali preparati da parte di uno specifico organo del corpo umano, e quindi la loro efficacia, dipende dall’elemento di volta in volta impiegato. La medicina ayurvedica continua ad essere applicata ancora oggi e alcuni dei suoi testi sono stati tradotti dal sanscrito nelle principali lingue occidentali.


In quanto medicina alternativa, o meglio complementare, questa pratica gode di un importante nucleo di sostenitori e praticanti, per i quali rappresenta una valida opzione alla medicina occidentale.

Maura Luperto