I preparativi per il Sior Pare

Succede che, come in ogni buona famiglia, almeno una volta all’anno si festeggi il compleanno di ogni suo membro.
Dico almeno perché, in questa casa si sa, anche gli onomastici vengono festeggiati quanto i compleanni andando fuori a mangiare.

L’unica differenza, se vogliamo, è il pranzo a sorpresa.

È da qui che si sviluppa la nostra storia. Quest’anno il Sior Pare compie 85 anni, un traguardo importantissimo, da festeggiare a maggior ragione visto che è anche il primo senza la sua amata Siora Mare. Come farlo se non coinvolgendo tutti i parenti più prossimi nel venirlo a festeggiare?

Intanto va creata la chat con quelli che hanno aderito alla sorpresa. Sempre meglio far confluire le informazioni in un posto unico, invece di ritrovarmi a fare da centralino telefonico per quindici persone. Anche perché non posso poi parlare in sua presenza.

Una volta capito i partecipanti, bisogna studiare la soluzione migliore per tutti. È domenica e c’è il Carnevale, molti arrivano da Venezia, improponibile farli arrivare in terraferma di sera. Senza contare il freddo pungente di questi giorni. Bisogna per forza organizzarlo a pranzo, anche se i piani iniziali erano, come sempre, di andare a mangiarsi la pizza la sera nel solito posto.

Peccato che di domenica a pranzo, tutte le pizzerie in zona siano chiuse. Tra mille telefonate e suggerimenti, finalmente ne troviamo una relativamente vicina e che ricordo anche con un’ottima cucina.

Il problema principale diventa allora creare un alibi. Nella nostra famiglia non siamo abituati a mentire, e io sono indubbiamente una pessima bugiarda. Difficilissimo fare delle sorprese senza essere sgamati.

  • Cosa dici se andiamo a festeggiare a pranzo invece che a cena?
  • Va ben, ma dove ‘ndemo?
  • No so, desso vardo, ma almeno se vogliamo farci una passeggiata dopo abbiamo tutto il pomeriggio per rilassarci. Poi tu la Domenica sei sempre in ritardo a cucinare perché hai il Papa e l’Angelus, io voglia di cucinare non ne ho… E poi è il tuo compleanno! Per una volta serviti e riveriti!
  • Sì sì, me va ben tutto. Basta magnar e far festa!” (Sì sì, mi va bene tutto. Basta mangiare e fare festa!)

Sembra essersi convinto, adesso la difficoltà è un’altra: come fare in modo che pulisca casa, avendolo fatto pochi giorni fa, senza dirgli che devono passare i parenti? Il caso vuole che sia nato l’alibi perfetto:

  • Sior Pare!
  • Cossa ghe xe?” (Cosa c’è?)
  • ‘Sto divano xe pien de polvere, Yoshiko se gà remenà sora e xe drio venirme su un attacco allergico!” (Questo divano è pieno di polvere, Yoshiko ci si è arrotolata sopra e mi sta venendo su un attacco allergico!)
  • Ma se eo go passà co l’aspirapolvere geri altro!” (Ma se l’ho passato con l’aspirapolvere ieri l’altro!)
  • Eh eo so, ma magari a xe dentro i cussini. Cossa ti dizi, fasso ‘na lavatrice col copridivano e visto che xe ‘na bea giornada, ti ti sbatti fora i cussini?” (Eh lo so, ma magari è dentro ai cuscini. Cosa dici, faccio una lavatrice col copridivano e visto che è una bella giornata, tu sbatti fuori i cuscini?)
  • Va ben!

Prima missione pulizie compiuta! La seconda viene da sé il giorno dopo:

  • Sior Pare, forse xe el caso che passemo anca l’aspirapolvere e laviamo per terra che oggi passa ‘na me amiga a portarme ‘na roba e megio se mettemo un fià a posto anca el resto…” (Sior Pare, forse è il caso che passiamo anche l’aspirapolvere e laviamo per terra che oggi passa una mia amica a portarmi una roba e meglio se mettiamo un po’ a posto anche il resto…”
  • Va ben, mi meto a posto ea cusina intanto che ti ti passi l’aspirapolvere” (Va bene, io metto a posto la cucina intanto che tu passi l’aspirapolvere)

Seconda missione pulizie compiuta.

E che compleanno è senza torta?
Sembra un’altra missione impossibile da compiere, visto che ho già chiamato 4 pasticcerie e nessuna me la riesce a fare senza lattosio.

Riusciranno i nostri eroi a far quagliare tutto per una domenica di festa familiare?