Una gita inaspettata per il Sior Pare

È lunedì mattina, il nostro appuntamento settimanale con la Siora Mare è momentaneamente rinviato causa chiusura delle visite agli ospiti e il Sior Pare ne risente parecchio, soprattutto in questi giorni in cui ricorre il terzo anniversario del suo ricovero, senza contare la paura della guerra in Ucraina.

  • Ciò, mi so molto più tranquìo se i sera e visite, cussì ea mama no ea riscia de ciaparse el Covid… ma me manca però vedarla! (Eh, io sono molto più tranquillo se chiudono le visite, così la mamma non rischia di prendersi il Covid… ma mi manca però vederla!)”

Io mi sveglio tardi e mezza dolorante, fuori c’è un bellissimo sole. Perché non fare una toccata e fuga al mare e cambiargli un po’ la giornata? Scendo per il pranzo:

  • Sior Pare, che ne dici di farci un giretto al mare oggi pomeriggio? Mangiamo e andiamo.
  • ‘Ndemo Caorle? (Andiamo a Caorle?)”
  • Naaa, xe massa strada, e poi la conosci già. Facciamo un giretto a Chioggia. (Naaa, è troppa strada, e poi la conosci già. Facciamo un giretto a Chioggia.)”
  • Sarà vint’ani che no ghe vado minimo… cussì ‘ndemo a trovar el gato! Ma sì dai! (Saranno vent’anni che non ci vado minimo… così andiamo a trovare il gatto! Ma sì dai!)

Mangiamo, ci cambiamo ed eccoci pronti in macchina. Fa un po’ strano essere io a portarlo a fare un giro. Quando ero piccola, appena vedeva la giornata di sole eccolo subito propormi di andare a Vittorio Veneto dai suoi Zii o al mare. Un piccolo rito solo nostro. E ora, più di settant’anni dopo, ecco il contrario.

  • ‘Ndemo a tor n’altra Yoshiko? Se ti ghe pensi l’ultima volta che gavemo fato ‘sta strada xe sta par andar torla a Cavarzere (leggi qui la storia di Yoshiko, la gatta del Sior Pare) (Andiamo a prendere un’altra Yoshiko? Se ci pensi l’ultima volta che abbiamo fatto questa strada è stato per andare a prenderla a Cavarzere)”
  • Te manca soeo che n’altra gatta! (Ti manca solo un’altra gatta!)”

Il viaggio prosegue, tra un ricordo e l’altro.

  • Ciò, me ricordo che semo venui co to mama apena sposai e dopo gavemo magnà al “Granso stanco”. Esiste ancora? (Eh, mi ricordo che siamo venuti con tua mamma appena sposati e dopo abbiamo mangiato al “Granchio stanco”. Esiste ancora?)”
  • Certo, tra poco ci passiamo davanti. Ti faccio fare tutto il lungomare di Sottomarina e magari poi facciamo un giretto anche a Chioggia.

Arriviamo in diga, facciamo una piccola passeggiata. Peccato che di colpo sia venuto su un forte vento.

  • Tazi che go el cappuccio su sto giumbotto. E vedi, ea mascherina torna utile stavolta. Almanco me coverse ben el viso dal vento e me blocca su el capuccio! (Taci che ho il cappuccio in questo giubbotto. E vedi, la mascherina torna utile stavolta. Almeno mi copre bene il viso dal vento e mi blocca sul il cappuccio!)”

Una breve occhiata al mare, una sana boccata d’aria e ora che facciamo?

  • Ciò, xe distante el centro de Ciosa? ‘Ndemo a vedar el gato? (Eh, è distante il centro di Chioggia? Andiamo a vedere il gatto?)”

Chioggia è una piccola città di mare vicina a Venezia, per anni sotto al suo controllo. I suoi abitanti sono molto fieri del loro simbolo, un piccolo leone sopra ad una colonna nella Piazza principale. Chiaro che, per un veneziano doc, questo diventa un ottimo modo per irriderli. Altro che leone, quello c’è solo a Venezia, a Chioggia c’è il gatto!

Sior Pare sotto al Leone di Chioggia

Una camminata lungo il centro storico, in mezzo alle giostre e ai bimbi festanti per il carnevale. Ed eccoci finalmente in Piazza Vigo con il Sior Pare che già se la ride:

  • Semo rivai? Dove xeo? Mària, xe talmente picoeo che no eo vedo! Xe proprio un gatin! (Siamo arrivati? Dov’è? Maria, è talmente piccolo che non lo vedo! È proprio un gattino!)”
  • Sior Pare, parla piano che se ti sentono… sai che si offendono.
  • Che i se rabia, ma ti ea sa ea canson del gato? (Che si arrabbino, ma la sai la canzone del gatto?)”
Il Sior Pare canta la canzone del gatto di Chioggia

Una breve pausa su una panchina di fronte alla meravigliosa laguna ed è già ora di tornare a casa. Il sole inizia a scendere e l’aria è ancora fresca.

  • Ma ti sa che ti ga avùo proprio ‘na bea idea? Se ea gavemo proprio passada ancùo! (Ma sai che hai avuto proprio una bella idea? Ce la siamo proprio passata oggi!)”