I campioni sono tornati

15 agosto 2022
Iniziano gli Europei di atletica di Monaco.
Sulla scia dei successi degli europei di nuoto di Roma e delle altre discipline coinvolte a Monaco, arriva la regina, l’atletica.
Torna l’Italia Team dopo i mondiali di Eugene, di un mese fa, con tanta voglia di riscatto per quelle gare non pienamente vissute o addirittura bucate.

Ed è con questa voglia di riscatto che Gimbo Tamberi e Marcel Jacobs affrontano questi europei.
Non è stata una stagione generosa per questi due atleti. Una brutta gastroenterite alla Diamond League di Nairobi per Jacobs ha iniziato la serie di infortuni, e addirittura Covid post Mondiale per Tamberi, relegando la loro stagione outdoor a poche gare, e allenamenti tutti concentrati in poco tempo.

Una strana stagione per i due che atterrano a Monaco, tenendoci con il fiato sospeso fino all’ultimo minuto sulle condizioni del loro recupero, e della loro presenza al campionato.

I due campioni olimpici però ce la fanno a partecipare, qualificazione per Gimbo alla finale, in totale controllo, e una sola batteria per l’accesso alla finale per Jacobs che già la sera stessa disputerà la finale.

L’entrata in pista di Jacobs per la finale, con un vistoso taping tricolore sul polpaccio, ci fa un po’ tremare e sussultare. Ma la rabbia per questa stagione è tanta e Jacobs scende in quella pista e la aggredisce come solo lui sa fare. Al di là del taping e del dolore vola verso il traguardo in 9,95, personal best per questa stagione e oro, a confermare il suo titolo, a distanza di un anno dall’Olimpiade, e di quell’oro nei 60mt indoor di gennaio che sembra già così distante.

Questa volta a fine pista non c’è il capitano della squadra, Gimbo, ad aspettarlo, come successe alle olimpiadi, ma nel cuore di tutti noi quel traguardo ha fatto rivivere quel magico 1 agosto del 2021.

Dobbiamo aspettare altri due giorni per la conferma anche di Gianmarco Tamberi in pedana. La sua energia coinvolgente, compagna di gara preferita non solo da lui ma anche da tutto il pubblico, si è fatta sentire riuscendo a coinvolgere perfino il pubblico tedesco, timido finché in gara c’era il connazionale Tobias Poyte e poi scatenato e partecipe anche per l’azzurro negli ultimi salti.

Un salto dietro l’altro in completo controllo e una finale da fiato sospeso con il collega e amico Protsenko che però si ferma a 2,27. 2,30: oro conquistato per Gimbo. In piena gioia e trance agonistica vuole fare il suo season best, alzando l’asticella a 2,33. Ma l’oro è già al collo. E la gioia è già tanta senza quell’ulteriore traguardo.

E quell’abbraccio di gioia immaginario, in quella pista rossa, quest’anno l’abbiamo rivissuto due volte.

Non sarà un oro olimpico, ma essere campione d’Europa fa volare il nostro cuore nell’azzurro che più azzurro non si può. I nostri campioni sono tornati.

Alessandra Collodel