Stavolta la recensione la scrivo io: Gli Insospettabili di Sarah Savioli

Argo: Stavolta la recensione la scrivo io.

IO: No, non puoi!

Argo: E perché no?

IO: Perché sei un cane…

Argo: E allora?

IO: E allora non sai scrivere.

Argo: E allora tu scrivi e io detto.

Allora, inizio col dirvi che io non leggo tanto.

  1. Perché preferisco giocare con il frisbee
  2. Ancora ho cinque anni e quindi non so leggere tanto bene (e infatti, sono sincero, il libro me l’ha letto la mia mamma umana).

Ma stavolta ho voluto fare un’eccezione.

Perché?

In secondo luogo, ogni volta che in copertina ci mettono un cane, non so per quale cavolo di ragione, alla fine il cane muore e qui, per fortuna, cani non ne muoiono, umani sì, ma pazienza. Infine Anna, la protagonista, di mestiere fa l’aiuto detective e io da grande voglio fare il cane poliziotto.

Detto questo, Anna è una detective molto particolare, perché a causa di un ematoma cerebrale riesce a parlare con i cani.

E quindi penso che anche la mia mamma umana forse ha un problema cerebrale, perché anche lei parla con me e, quando mi parla, fa la “vocina”, cioè voglio dire che quando parla con me fa versi tipo Argo-Pucci-Cucci, ma con gli altri invece è normale, anzi spesso urla.

Ma forse lei l’ematoma ce l’ha piccolo, perché la mamma parla con me solo.

Anna invece parla con tutti gli animali (anche i gatti, figurati) ma pure con le piante. E loro le dicono i segreti per risolvere il caso.

Il libro è bello davvero ma ve lo dovete leggere, non ve lo posso raccontare tutto, perché la mamma mi ha detto che la fine non ve la posso rivelare, perché altrimenti chi legge si incaxxx… si arrabbia va…

Comunque io l’assassino un po’ l’avevo sospettato, la mamma no… perché lei per queste cose non ha fiuto.

Argo